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mercoledì 1 agosto 2012

Senato, approvata la spending-review; inizia la caccia al pubblico dipendente da licenziare


“L'approvazione in Senato del Dl 95 e delle nuove misure inserite con il Maxiemendamento ci consegna un testo persino peggiore del precedente: resta il caos sul 'riordino' delle Province, dopo il passo indietro sulla 'soppressione', che avrebbe potuto vanificare l'efficacia del provvedimento; i finanziamenti aggiuntivi per gli enti locali, 800 milioni di euro assegnati una tantum, non compensano i pesanti tagli, che a regime peseranno per oltre 2 miliardi l'anno, dopo un decennio di forti riduzioni; sulla sanità, oltre alla solita tutela delle lobby, niente di nuovo a difesa dei servizi essenziali e nuove tasse per i cittadini che vivono in Regioni sottoposte a piani di rientro; nulla cambia per le amministrazioni centrali sul territorio, la cui destrutturazione mette in pericolo l’erogazione di servizi e funzioni essenziali come welfare, sicurezza, fisco e giustizia. Si continua con lo scientifico indebolimento dello spazio pubblico, fatto salvo per il passo indietro, peraltro obbligato, sulle municipalizzate, mentre pesa l’assoluta mancanza di norme coraggiose in tema di contenimento dei costi della politica”. Questo il primo commento di Rossana Dettori, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, Segretari Generali di FP CGIL, UIL FPL e UIL PA, al voto di oggi al Senato.


“Le ragioni dello sciopero dei settori pubblici del 28 settembre restano immutate. Aumenta semmai la necessità – concludono i tre sindacalisti - di mettere in campo una grande mobilitazione che eviti questo disastro”.

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