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lunedì 17 febbraio 2014

Comuni: emergenza salario

"Ci preoccupa la grave sottovalutazione del caos generatosi in molti Comuni italiani con il proliferare di vertenze sul salario accessorio dei dipendenti. In seguito alle ispezioni del Ministero dell'Economia, alcune amministrazioni, o perché sollecitate o per tutelarsi, hanno addirittura pensato di decurtare parte del salario accessorio o rivisto unilateralmente alcuni istituti contrattuali, penalizzando così i già magri salari di lavoratrici e lavoratori pesantemente colpiti da blocco pluriennale della contrattazione. Crediamo che il Governo debba intervenire e in fretta per evitare che le gravi difficoltà di bilancio degli enti vengano scaricate sui dipendenti". Con una nota congiunta Rossana Dettori, Gianni Faverin e Giovanni Torluccio - rispettivamente Segretari Generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl - lanciano l'allarme sul salario di lavoratrici e lavoratori dei Comuni italiani.


"E' gravissimo - continuano i tre sindacalisti - che il costo della crisi dei bilanci comunali venga pagato dai lavoratori, in alcuni casi persino con la restituzione delle somme percepite o, come a esempio è avvenuto nel Comune di Vicenza, con la messa in mora dei lavoratori. Parliamo pur sempre di stipendi fermi dal 2010 e di un lavoro necessario per mantenere la coesione nelle nostre comunità locali, offrire servizi e far funzionare la macchina pubblica. Sottovalutare la situazione può portare a criticità ben più gravi".

"Dal Veneto alla Campania la situazione precipita, mentre il Governo sta a guardare. Già a fine gennaio abbiamo chiesto ai Ministri D'alia e Delrio di convocarci per affrontare la situazione. E' evidente - concludono Dettori, Faverin e Torluccio - che in assenza di una soluzione tempestiva, le tante vertenze locali aperte troveranno una dimensione nazionale e verranno ricondotte a una mobilitazione in difesa del salario e dei servizi offerti dai Comuni, oggi a rischio a causa di un'intollerabile indifferenza".



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