L'andamento del confronto tra l'Aran e le organizzazioni sindacali sulla definizione dei comparti e delle aree di contrattazione per il triennio 2010/2012 "continua a presentarsi lento e privo della necessaria chiarezza anche in relazione alle reali intenzioni delle parti circa l'esito del negoziato". Per questo la CGIL si dichiara "disponibile ad una 'no stop' per giungere rapidamente ad un chiarimento definitivo con l'Aran e, in caso positivo, per concludere l'accordo". E' la proposta del segretario confederale della CGIL, Nicola Nicolosi, e del responsabile Settori pubblici, Michele Gentile, all'indomani dell'incontro tra l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle PA e i sindacati. Un incontro dove è stata presentata una nuova stesura della bozza di Ccnq sui comparti e le aree di contrattazione per il triennio 2010/2012. "Si tratta - spiegano i due sindacalisti - di un nuovo testo che, al di là di alcune modifiche su punti non fondamentali, rappresenta un parziale e ancora insufficiente 'aggiustamento' rispetto al testo precedente". In particolare, fanno sapere Nicolosi e Gentile, "per l'articolo 9, con il quale si intenderebbe affrontare la complessa tematica del raccordo tra vecchi contratti e nuovi comparti, e per il nuovo articolo 10 con il quale si dovrebbe prendere atto dell'avvenuta diversa collocazione di enti a seguito dell'entrata in vigore di decreti e leggi. Rimangono invece ancora inalterati i contenuti degli articoli 2, sulla composizione dei nuovi comparti, e 8, sulle sezioni professionali". Inoltre, aggiungono, "nulla si continua ancora a dire sul tema delle modalità di accertamento della rappresentatività, tenendo conto della normativa vigente e della composizione dei nuovi comparti". Alla luce dell'andamento del tavolo e per valutare le vere intenzioni delle parti, la CGIL si dichiara quindi, "disponibile, ferma rimanendo la necessità di correggere il testo su parti non secondarie, ad una 'no stop' per giungere rapidamente ad un chiarimento definitivo con l'Aran e, in caso positivo, per concludere l'accordo". L'accordo, ribadiscono Nicolosi e Gentile, "deve prevedere contestualmente il calendario per il rinnovo delle RSU che, a norma di legge, non sono prorogabili dopo il 30 novembre, con il rischio di blocco della contrattazione di secondo livello, e per il cui rinnovo la CGIL - concludono - con lettera a firma del Segretario Generale, ha già provveduto ad indire le elezioni".
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