Comunicato Stampa di Rossana Dettori
Segretario Generale Fp-Cgil Nazionale
Età pensionabile: non accettiamo l'“editto cinese” di Sacconi
“Quantomeno paradossale che in un paese che negli ultimi 2 anni ha collezionato oltre 150 procedure d'infrazione dall'Ue, di cui oltre 60 in corso, proprio quella sull'età di pensionamento delle donne nella Pubblica Amministrazione desti tanta preoccupazione” con queste parole la Segretaria Generale dell'Fp-Cgil, Rossana Dettori, commenta quello che definisce “l'editto cinese” del Ministro Sacconi.
“Il Ministro Sacconi più che preoccupato sembra essere soddisfatto dal richiamo. Si dimentica – continua Dettori - che per le donne il nostro welfare, così per come è stato ridotto, fa poco o nulla. Le donne si trovano spesso a sopperire a questa mancanza facendo oltre alle madri, le badanti, le infermiere, le educatrici. Su questo il Governo non da risposte, nonostante durante la discussione affrontata lo scorso anno, che ha poi portato al primo innalzamento previsto per il 2018, furono promessi investimenti “compensativi” in sostegno delle donne, che poi sono caduti nel dimenticatoio”.
“In piena era di tagli al welfare, ai servizi e alla previdenza - conclude Dettori - la scelta di anticipare persino l'innalzamento già previsto, parrebbe molto coerente con la linea del Governo: punire i deboli e gli svantaggiati, tutelare i forti. La stessa linea che ha portato con la manovra finanziaria all'innalzamento di un anno dell'età pensionabile”.
Roma, 3 Giugno 2010
Segretario Generale Fp-Cgil Nazionale
Età pensionabile: non accettiamo l'“editto cinese” di Sacconi
“Quantomeno paradossale che in un paese che negli ultimi 2 anni ha collezionato oltre 150 procedure d'infrazione dall'Ue, di cui oltre 60 in corso, proprio quella sull'età di pensionamento delle donne nella Pubblica Amministrazione desti tanta preoccupazione” con queste parole la Segretaria Generale dell'Fp-Cgil, Rossana Dettori, commenta quello che definisce “l'editto cinese” del Ministro Sacconi.
“Il Ministro Sacconi più che preoccupato sembra essere soddisfatto dal richiamo. Si dimentica – continua Dettori - che per le donne il nostro welfare, così per come è stato ridotto, fa poco o nulla. Le donne si trovano spesso a sopperire a questa mancanza facendo oltre alle madri, le badanti, le infermiere, le educatrici. Su questo il Governo non da risposte, nonostante durante la discussione affrontata lo scorso anno, che ha poi portato al primo innalzamento previsto per il 2018, furono promessi investimenti “compensativi” in sostegno delle donne, che poi sono caduti nel dimenticatoio”.
“In piena era di tagli al welfare, ai servizi e alla previdenza - conclude Dettori - la scelta di anticipare persino l'innalzamento già previsto, parrebbe molto coerente con la linea del Governo: punire i deboli e gli svantaggiati, tutelare i forti. La stessa linea che ha portato con la manovra finanziaria all'innalzamento di un anno dell'età pensionabile”.
Roma, 3 Giugno 2010
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