COMUNICATO STAMPA
ARCHIVIO
STORICO, TROPPO CALDO NELLE SALE PER DIPENDENTI, STUDIOSI E MANOSCRITTI.
LA
FP CGIL SOLLECITA UN INTERVENTO DI MANUTENZIONE ALL’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
Palermo 6 agosto 2015
L’Archivio storico di
Palermo a rischio per l’emergenza caldo di questi mesi. Le sale dell’archivio,
scrigno storico che custodisce tutti i più preziosi documenti, manoscritti e
pergamene della città, in queste settimane hanno sopportato un innalzamento
della temperature fin oltre i 40 gradi perché l’impianto di climatizzazione –
denuncia la Fp Cgil – “funziona da tempo a scartamento ridotto”. In attesa di
un intervento di manutenzione straordinaria, sollecitato alla Amg, subentrata
da un anno alla Siram nella gestione dell’impianto, è stata prospettata una
soluzione tampone, la sostituzione di una ventola, riparazione che potrebbe
avvenire a costi più sostenibili rispetto a un intervento integrale,
momentaneamente rinviato.
“Nonostante sia stata
individuata questa soluzione alternativa, siamo a quasi metà agosto e non è
stato fatto nessun intervento. Col risultato che i 30 dipendenti vivono in una
condizione di stress psicofisico notevole e tutti quanti siamo preoccupati che
questa situazione di emergenza possa creare danni al patrimonio storico archivistico
della città – dichiara Paola Caselli, della segreteria della Funzione Pubblica
Cgil di Palermo - Nella sala Almeyda
sono custoditi manoscritti di grandissimo valore. Con questo impianto, che
funziona da tempo in maniera insufficiente, gli sbalzi di temperatura tra
estate e inverno sono notevoli: si passa dai 4 gradi in inverno, coi dipendenti
costretti a stare al lavoro coi cappotti, ai quasi 50 gradi estivi. Questo
problema sta arrecando un danno alla città e anche agli studiosi e al pubblico,
che col caldo infatti hanno rinunciato alle visite e non si fanno più
vedere”.
L’impianto, fatiscente, è
ubicato in uno scantinato senza aerazione e soprattutto in estate, col caldo,
le macchine faticano a funzionare. I dipendenti hanno segnalato le condizioni
ambientali critiche alla dirigente Eliana Calandra, chiedendo un intervento
immediato. Nel frattempo all’Archivio,
in questo periodo, sono stati eseguiti lavori per l’adeguamento dell’impianto
antincendio esistente. “Anche il funzionamento di questo impianto, finalizzato
alla salvaguardia dei faldoni coi manoscritti, non è adeguato – aggiunge Paola
Caselli - In caso di incendio,
l’impianto interviene riducendo l’ossigeno. Ma dal momento che i locali sono
spesso aperti al pubblico e utilizzati per mostre, l’impianto nel caso di
manifestazioni e convegni con la presenza di visitatori non è rispondente alle
necessità”.
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