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mercoledì 13 maggio 2015

Live Sicilia- intervista a M.Manca e L. Sanfratello manifestazione regionale del 12/5/15


In piazza per chiedere la stabilizzazione dopo 20 anni di precariato nei servizi pubblici. In seimila hanno preso parte alle due manifestazioni – una ad Agrigento e l’altra a Messina – dello sciopero generale proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per l’intera giornata di oggi. A protestare i lavoratori contrattualizzati a termine e del bacino Lsu presso gli Enti Locali, le strutture del Comparto Sanità, dei dipartimenti regionali della Protezione Civile, dell’Acqua e Rifiuti e dell’Ambiente, e di tutti gli altri Enti regionali e territoriali utilizzatori, raggiungendo in corteo le Prefetture delle due città. “Ai prefetti – dicono i segretari generali Michele Palazzotto (Fp Cgil), Gigi Caracausi (Cisl Fp) e Enzo Tango (Uil Fpl)- abbiamo chiesto di farsi portavoce presso il governo nazionale per chiudere definitivamente la pagina del precariato con la definitiva stabilizzazione dei lavoratori, creando apposite deroghe sia al blocco delle assunzioni che ai limiti imposti al patto di stabilità. Alla Regione chiediamo invece di confermare la spesa storica dei Comuni mantenendone le risorse. La pubblica amministrazione siciliana si regge ormai da anni per buona parte sui precari, girarsi dall’altra parte non può essere la soluzione”. 


"Siamo una generazione distrutta, i lavoratori ‘in nero’ della pubblica amministrazione. Abbiamo raggiunti i massimi livelli, da 25 anni siamo parte fondante delle amministrazioni, ma i nostri contratti non sono mai diventati a tempo indeterminato”, dice al corteo di Agrigento un funzionario di 53 anni del Comune di Palermo, architetto, della Fp Cgil, che a palazzo delle Aquile si occupa di progettazione e direzione di lavori, dal 2004 a tempo determinato ma con un pregresso di 8 anni come art.23 e altri 5 anni di cooperative regionali sulle spalle
Sono tantissimi i funzionari del Comune di Palermo, architetti, biologi e avvocati, tutto personale in fascia B, che, assieme a precari della sanità, vigili part-time, insegnanti di asilo e di scuole comunali, responsabili di uffici comunali di tributi, cultura e sport, personale dei dipartimenti della Regione siciliana Acqua e rifiuti, Protezione civile e Territorio, hanno marciato questa mattina ad Agrigento per lo sciopero regionale di tutti i lavoratori contrattualizzati a termine e del bacino Lsu, indetto dalle segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. In prima fila al corteo di Agrigento lo striscione della Funzione pubblica di Agrigento seguito da quello della Fp Cgil di Palermo, che alla manifestazione ha portato con 4 pullman anche lavoratori dei comuni di Partinico, San Giuseppe Jato, Corleone, Bisacquino, Villafrati, Bolognetta, Ganci, Geraci, Petralie, Castellana Sicula. “Chiediamo l’abolizione del turn over, per essere assunti non possiamo aspettare che qualcuno vada in pensione – dichiara Lillo Sanfratello, della segreteria Fp Cgil Palermo - La nostra situazione ormai si è storicizzata. Le normative esistenti non facilitano i percorsi di stabilizzazione, che spesso iniziano e poi si interrompono, con leggi che non si applicano come la legge Del Rio, o la Finanziaria, che ha dato lo stop per due anni fino a quando non si risolve la mobilità del personale delle ex Province”.

All’Asp di Palermo sono 700 i precari in attesa di stabilizzazione mentre al Comando dei Vigili urbani di Palermo sono 170 i contrattisti part-time adibiti alla viabilità, che lavorano tre giorni alla settimana. Al Comune di Palermo lavorano 55 ex art. 23, con scadenza di contratto a settembre, mentre sono 900 i precari tra apparato burocratico, personale in categoria c e in categoria d (vigili, educatrici di asili nido, personale amministrativo, personale dei settori cultura e impianti sportivi) tutti con contratti a tempo determinato, che scadranno nel 2018, “ma con molti dubbi – dice la Fp - sul percorso da intraprendere”). L’appello della Fp è rivolto ai governi regionale e nazionale. Dichiara il segretario della Fp Cgil di Palermo, Filippo Romeo: “Sono più di 2 mila i contrattisti precari tra Palermo e provincia, che lavorano quasi tutti nella sanità e negli enti locali, di cui chiediamo la stabilizzazione definitiva. Per tutti loro diciamo basta a rinvii e proroghe. Chiediamo che si destinino una volta per tutte i fondi per questi lavoratori, per la loro stabilizzazione a tempo indeterminato”.

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