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lunedì 30 luglio 2012

Comunicato stampa di Federico Bozzanca, Segretario Nazionale Fp-Cgil

Comuni: 800 milioni da emendamenti, una goccia nel mare


Sul pagamento degli stipendi negli enti locali servono garanzie o saltano i servizi

Roma, 26 luglio 2012

“Gli 800 milioni previsti per le municipalità dall'emendamento al dl 95, assegnati come una

tantum, sono un passo avanti troppo timido, vista la sforbiciata da 2 miliardi di euro che i

Comuni italiani subiranno a regime. Senza un intervento sul patto di stabilità che liberi

risorse per gli investimenti e la valorizzazione del personale, ma soprattutto che garantisca

il pagamento degli stipendi negli enti con maggiori difficoltà, rischia di saltare il sistema dei

servizi locali. Un rischio che non possiamo permetterci”, con queste parole Federico

Bozzanca, Segretario Nazionale dell'Fp-Cgil, commenta il contenuto dell'emendamento

all'art.16 inserito dei relatori del testo sulla spending review.

“Nel caso in cui il Governo irresponsabilmente non affrontasse un problema causato dalle

sue scelte miopi e dovesse verificarsi il mancato pagamento degli stipendi, le reazione dei

lavoratori e la nostra risposta sindacale, oltre allo sciopero già proclamato con la Uil per il

28 settembre, non si farebbero attendere. In tal senso – continua il sindacalista -

condividiamo gli allarmi dell'Anci e dell'Upi sul pagamento degli stipendi, sulla tenuta

occupazionale e dell'offerta di servizi nelle autonomie locali. Quanto ad esempio all'idea

che si possano accorpare Province senza effettuare investimenti e prevedendo un ulteriore

taglio lineare di 1,5 miliardi di euro a regime, ci sembra che al netto della propaganda non

ci sia un'idea di fondo, se non quella puramente ragionieristica. Un processo di

riorganizzazione serio non può essere accompagnato da tagli, soprattutto se di questa

entità”.

“Tra le ultime manovre del Governo Berlusconi e gli interventi previsti dalla cosiddetta

spending review del Governo Monti, ai soli Comuni sono state sottratte risorse per oltre 20

miliardi di euro. Un disastro a cui si somma una storica riduzione dei fondi, che tra il 1991

e il 2010 hanno subito un pesante ridimensionamento in termini di spesa pro capite

destinata dallo Stato centrale alle municipalità: da 555 euro a poco più di 300. Bisogna

correre ai ripari e farlo in tempi celeri. Sempre che il Governo Monti – conclude Bozzanca -

voglia ancora garantire i servizi essenziali, dall'assistenza ad anziani e famiglie agli asili

nido”.

Ufficio Stampa

Tel: +39 (06) 58544343

e-mail: ufficiostampa @fpcgil.it

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