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giovedì 23 dicembre 2010

Le poropste della CgilFP per l'aumento contrattuale e orario del personale neo stabilizzato



In sintesi saranno 1874 le unità che cesseranno dal servizio nel periodo compreso tra il 2008 e 2015, ergo l'aumento delle ore della retibuzione non è una chimera.
Solo chi ha il prosciutto negli occhi non vede...

in allegato le tabelle della proposta CGILFP

Il tempo pieno: una risorsa per la città


Nel periodo 2008-2015 cesseranno dal servizio almeno ben 1.874 unità tra dipendenti comunali e COIME, e quindi il contestuale incremento del tempo parziale del personale ex lsu stabilizzato - finanziato con le economie relative al turn over e quindi a costo zero per la collettività - è la condizione necessaria affinché sia mantenuto il livello qualitativo e quantitativo dell’offerta dei servizi erogati alla nostra comunità.


CONGIUNTURA ECONOMICA

L’ISTAT ha certificato che nel 2009 l’incidenza della povertà relativa è pari al 10,8%, quella della povertà assoluta del 4,7%. L’Italia Meridionale conferma gli elevati livelli di incidenza della povertà raggiunti nel 2008 (22,7% per la relativa, 7,7% per l’assoluta) e mostra un aumento del valore dell’intensità della povertà assoluta (dal 17,3% al 18,8%), dovuto al fatto che il numero di famiglie assolutamente povere è rimasto pressoché identico, ma le loro condizioni medie sono peggiorate.
La stima dell’incidenza della povertà relativa (la percentuale di famiglie e persone povere sul totale delle famiglie e persone residenti) viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa per consumi minima necessaria per acquisire il paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una determinata famiglia, sono considerati essenziali a conseguire uno standard di vita minimamente accettabile. Al di sotto di quella soglia, la famiglia viene definita povera.

Nel 2009, la linea di povertà relativa, per una famiglia di due componenti, è risultata pari a 983,01 euro, e cioè le famiglie composte da due persone che hanno una spesa mensile pari o inferiore a tale valore vengono classificate come povere. Tale soglia sale se la linea di povertà viene rivalutata tenendo conto della variazione sia dei prezzi al consumo.
Paradossalmente ad una più elevata incidenza di povertà delle città meridionali rispetto alla media nazionale, corrisponde un più alto costo, sempre rispetto alla media nazionale, del “carrello della spesa”: in una città come Palermo la soglia di povertà si avvicina ai 1.000 euro.
PERCORSO DI STABILIZZAZIONE

Il percorso di stabilizzazione del personale ex LSU, così come definito in ultimo con Delibera della Giunta Municipale n. 145 del 19.07.2010, ed ormai in via di definitiva attuazione, ha previsto l’assunzione in dotazione organica di 2.944 lavoratrici e lavoratori, oltre i 163 del “consorzio” e secondo il seguente prospetto:

Profilo Area Cat P.E. n. unità
Funzionario Tecnico - Architetto/Ingegnere Tecn. D 3 43
Tecnico Dietologo Soc. Ass. D 3 1
Funzionario legale legale D 3 5
Esperto Biologo Tecn. D 1 1
Esperto di Progettazione Tecn. D 1 21
Esperto attività sportive Tecn. D 1 4
Esperto Culturale Cult. D 1 5
Esperto Agrario Tecn. D 1 1
Assistente Sociale Soc. Ass. D 1 7
Esperto Area socio-assistenziale Soc. Ass. D 1 13
Esperto servizi alle imprese Amm. D 1 10
Esperto scienze sociologiche Soc. Ass. D 1 8
Esperto contabile Economica D 1 2
Esperto informatico Amm. D 1 1

Sub totale cat. D 122




Profilo Area Cat P.E. n. unità
Istruttore Segretariato Sociale Soc. Ass. C 1 52
Agente di P.M. Vig. C 1 342
Istruttore Geometra Tecn. C 1 28
Tecnico della tutela del territorio ed ambiente Tecn. C 1 17
Istruttore Contabile Economica C 1 110
Insegnante di Scuola materna Scolastica C 1 35
Educatore Asili Nido Scolastica C 1 53
Istruttore perito agrario Tecn. C 1 6
Redattore Cult. C 1 5
Operatore fotografico Cult. C 1 7
Assistenti serviz alle imprese Amm. C 1 39
Assistenti ai servizi culturali e turistici Cult. C 1 60
Sub totale cat. C 754












Profilo Area Cat P.E. n. unità
Collab. Professionale Servizi Scolastici Scolastica B 1 433
Collaboratore Professionale Cuoco Scolastica B 1 12
Assistenti Bagnanti Cult. B 1 6
Collab. Professionale Autista Tecn. B 1 21
Collab. Professionale Vivaista Tecn. B 1 83
Collab. Professionale Servizi Culturali e Turistici Cult. B 1 260
Collab. Professionale Messo Amm. B 1 50
Collab. Professionale Elettricista Tecn. B 1 12
Coll. Prof. Di falegnameria e/o carpenteria Tecn. b 1 3
Coll. Prof. Add. Impianti Idrici e di Depurazione Tecn. B 1 3
Coll. Professionale Saldatore Tecn. B 1 1
Collab. Prof. Muratore Manutentore Tecn. B 1 3
Collab. Prof. Meccanico Tecn. B 1 8
Collab. Prof. Carrozziere/verniciatore Tecn. B 1 4
Coll. Prof. Add. Impianti termici Tecn. B 1 2
Collab. Professionale Amministrativo Amm. B 1 467
Sub totale cat. B 1.368



Profilo Area Cat P.E. n. unità

Ausiliari ai Servizi Scolastici Scolastica A 1 280
Operatore Servizi Generali Serv. Gen. A 1 160
Operatore manovale/trasportatore Serv. Gen. A 1 62
Portiere Custode Serv. Gen. A 1 160
Attacchino Serv. Gen. A 1 38
Sub Totale cat. A 700



GLI ex LSU sono STABILIZZATI? Come, dove, quando!!!

Tutto il personale ex lsu, eccezion fatta per coloro che provenivano dal “Consorzio Palermo Lavoro” che sono stati stabilizzati full time, è stato stabilizzato con contratto di lavoro part-time con un numero di ore variabili da 20 a 24 ore. Il numero delle ore è stato deciso in relazione alla categoria di inquadramento nella dotazione organica ed al principio che nessuno avrebbe dovuto percepire uno stipendio inferiore a quanto già percepito da LSU -

Ciò comporta uno stipendio mensile netto, quasi “a prezzo fisso” compreso tra 700,00 – 800,00 euro mensili, e quindi una famiglia di due persone, si trova ben al di sotto della soglia di povertà certificata dall’ISTAT, così come si è ampiamente trattato in premessa.

Ciò determina nei fatti, sia per i lavoratori stabilizzati a tempo determinato e sia per quelli a tempo indeterminato, una comune condizione di precarietà economica, ancor più grave, per quelli a tempo determinato, che “vivono” una precarietà giuridica.

A questo si aggiunga che il personale neoassunto entra tutto a pieno titolo nel sistema previdenziale contributivo: capitalizzando i contributi relativi a una retribuzione di circa 700,00/800,00 euro mensili, e quindi, il futuro rateo di pensione percepito non sarà solo sotto la soglia di povertà ma addirittura sotto il minimo vitale.

Riteniamo che una vera stabilizzazione passi necessariamente dalla trasformazione dei rapporti di lavoro da part-time a full-time e dalla trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, senza scordarsi delle lavoratrici e dei lavoratori ex art. 23 inquadrati in cat. D con contratto a tempo determinato ormai da 7 anni.

………PERSONALE EX ART. 23 ancora a tempo determinato!!!!

Proprio per queste ultime lavoratrici e lavoratori l’amministrazione comunale non ha proceduto alla vera stabilizzazione applicando con il necessario rigore temporale il comma 558 dell’art. 1, della finanziaria nazionale del 2007 e successivamente il comma 90 dell’art. 3 della finanziaria nazionale 2008 che, infatti autorizzavano la trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato.
Questa possibile stabilizzazione è stata disattesa nonostante un preciso impegno del Direttore Generale in sede di delegazione trattante per procedere e definire tale trasformazione. L’A.C. di Palermo ha, sprecando ben due occasioni (due finanziarie nazionali!!!), preferito riconfermare i contratti a TD per ulteriori 5 anni.
Oggi la normativa nazionale non prevede più tale possibilità, ma è stato presentato un DDL all’ARS che prevede l’applicabilità di quella norma nella Regione Siciliana anche in difetto di legislazione nazionale.
Dovremo sicuramente attendere che il DDL diventi legge ma a quel punto occorrerà mettere in campo tutte le sinergie affinché non si sprechi un’altra occasione – che sarebbe a costo zero per l’A.C. – dando certezze e stabilità anche al personale ex art. 23.

Dove invece si può, e si deve, intervenire immediatamente è sulla trasformazione dei rapporti di lavoro da part-time a full-time.

Attraverso un percorso condiviso e formalizzato, si deve articolare un incremento graduale delle ore che nel giro di pochi anni possa “trasformare” tutti i rapporti di lavoro part-time in full-time. Un percorso che riteniamo fattibile e doveroso essendo già oggi presenti nel bilancio del Comune di Palermo parte delle risorse che occorrono alla tale trasformazione.


TABELLE

Tabella A
Personale comunale cessato e in uscita nel periodo 2008-2015
Categoria Unità 2008 Unità 2009 Unità 2010 Unità 2011 Unità 2011 Unità 2012 Unità 2013 Unità 2014 Unità 2015 Totale unità x cat
A 5 13 12 11 0 19 20 29 27 136
B 65 169 92 39 19 91 69 76 97 717
C 48 57 47 7 20 32 25 34 44 314
D 45 82 45 11 10 25 21 25 67 331
Dir 3 4 3 1 1 1 2 2 2 19
Totale 166 325 199 69 50 168 137 166 237 1517

Nel triennio 2008-2010, almeno n. 690 dipendenti a tempo pieno ed indeterminato del Comune di Palermo hanno cessato (cesseranno) il rapporto di lavoro.

Delle relative risorse risparmiate non un centesimo è stato destinato alle progressioni di carriera (c.d. Progressioni verticali) del personale in servizio.

Di contro, il percorso di stabilizzazione è stato interamente finanziato da risorse nazionali.

Escludendo il personale proveniente dal Consorzio Palermo Lavoro, già stabilizzato a tempo pieno,
alla fine del percorso saranno definite le seguenti stabilizzazioni tutte a tempo parziale, suddivise per categoria:

Tabella B
Programma di stabilizzazione LSU
Categoria N. unità stabilizzate
D 122
C 754
B 1.368
A 700
Totale 2.944

Le stabilizzazioni nelle categorie D e C sono a tempo determinato, mentre quelle nelle categorie a e b sono a tempo indeterminato.







Considerato per quanto già detto che il numero di ore del tempo parziale è stato determinato in funzione della categoria di nuovo inquadramento e dell'assegno precedentemente attribuito/percepito come lavoratore socialmente utile, si rileva:



Tabella C
Calcolo totale ore per il tempo pieno
Categoria n. unità stabilizzati con la definizione del programma ore tempo pieno settimanali Ore tempo parziale settimanali A=differenza ore settimanali x ogni unità A X n. unità = monte ore mancanti x il tempo pieno
D 122 36 20 16 1.952
C 754 36 23 13 9.802
B 1.368 36 24 12 16.416
A 700 36 24 12 8.400
2.944 Sub totale 1 36.570
media: Sub totale 1/n. stabilizzati 12,42


Sub totale 1 - indica il numero di ore settimanali totali occorrenti per il raggiungimento del full-time delle 2.944 unità.
Da tale indicatore si desume che per il raggiungimento del tempo pieno occorrono mediamente 12,42 ore per ogni dipendente stabilizzato a tempo parziale.


Tabella D
Elaborazione sul turn over del periodo 2008-2010
N. cessati 2008-2010 n. ore settimanali Totale ore settimanali X n. unità cessate 2008-2010
690 36 Sub totale 2 24.840

Sub totale 3 = Sub totale 2/2.944 8,4375

Sub totale 2 - indica il numero di ore settimanali “risparmiate” dell'AC a seguito delle "cessazioni".
Impiegando le risorse “risparmiate” a seguito delle cessazioni nel periodo 1/1/2008-31/12/2010 si potrebbe già ipotizzare un incremento di 8,30 (vedi sub totale 3) ore per ciascun dipendente part-time.


Mancherebbero ancora, per il raggiungimento del full-time di tutti i 2.944 lsu-stabilizzati part-time 11.730 ore (Tabella E) che si recuperano (si finanziano a costo zero) con il turn over relativo a 325 cessazioni dal servizio.(Tabella F)


Tabella E
Calcolo delle ore necessarie per il raggiungimento del tempo pieno al netto del turn over maturato nel periodo 2008-2010
numero ore necessarie per raggiungere il tempo pieno 36.570
numero ore risparmiate con il turn over anni 2008-2010 24.840
differenza 11.730


Tabella F
Calcolo del numero delle cessazioni necessarie per coprire le ore per definire il tempo pieno per tutte le unità oggetto di stabilizzazione
differenza ore x il tempo pieno 11.730
numero ore unità tempo pieno 36
numero delle cessazioni che finanziano la differenza ore 325,8333


In base alla tabella A si rileva che:

 nel 2011 cesseranno dal servizio ben 119 unità comunali;
 nel 2012 cesseranno dal servizio ben 168 unità comunali;
 nel 2013 cesseranno dal servizio ben 137 unità comunali;

e quindi nel periodo 2011-2013 cessando 424 unità potrà essere definito il tempo pieno per gli ex lsu oggetto della stabilizzazione.

A questi risparmi da turn over dobbiamo aggiungere i seguenti:


Tabella G

PERSONALE DL 24 CESSATO E IN USCITA NEL 2008-2015
Profilo professionale LIVELLO Unità 2008 Unità 2009 Unità 2010 Unità 2011 Unità 2012 Unità 2013 Unità 2014 Unità 2015 TOTALI
OPERAI 35 40 47 13 42 46 47 48 318
IMPIEGATI 2 2 3 5 1 5 12 7 37
QUADRI QA 0 0 0 0 0 0 1 0 1
DIRIGENTI 1 0 0 0 0 0 0 0 1
TOTALI 38 42 50 18 43 51 60 55 357

Inoltre per completezza di informazione e considerando che ancora non sono state stabilizzate 556 unità e purtroppo diversi lsu non potranno essere stabilizzati si evidenziano, con la tabella di seguito indicata le unità che rispetto al “Personale ASU” in servizio nell’anno 2008 pari a n. 2962 unità, compieranno 65 anni di età:

Tabella H
LSU che compie 65 anni di età nel periodo 2008-2015
Unità 2008 Unità 2009 Unità 2010 Unità 2011 Unità 2012 Unità 2013 Unità 2014 Unità 2015
23 25 23 21 25 29 37 30
Totale periodo 2008-2015 213

E quindi si misureranno nel periodo 2008-2015 ulteriori risparmi.

E' a tutti noto come i trasferimenti nazionali strutturali, i famosi €. 55.000.000,00, finanziano l’intero processo di stabilizzazione delle 2.962 unità di LSU e della internalizzazione del Consorzio.

E’ altrettanto noto che, rispetto ai trasferimenti nazionali per gli lsu e per la loro stabilizzazione, si sono formate economie

 sia nel periodo 1998-2008 quando i fondi non erano strutturali e quindi non era ancora iniziato il programma di stabilizzazione;
 sia dal 2008 ad oggi dato che:
• il percorso di stabilizzazione è stato articolato per “assunzioni successive”;
• ad oggi ancora 556 unità sono in attesa di stabilizzazione;
• il costo relativo alla prosecuzione in ASU - per i diversi periodi di stabilizzazione successivi al trasferimento statale - è inferiore a quello di un lavoratore stabilizzato, il cui costo comprende, a differenza del regime ASU, anche gli oneri previdenziali ed assistenziali.

Tali economie, al netto di quanto “vincolato” per il finanziamento della prosecuzione degli ultracinquantacinquenni, “devono” essere utilizzate per finanziare il tempo pieno.

Si rileva a proposito delle economie “vincolate” per gli ultracinquantacinquenni, che le stesse sono state “liberate” nel 2009 con la deliberazione di Consiglio Comunale n. 485 del 3 novembre 2009, (recante “provvedimento di salvaguardia degli equilibri di bilancio e stato di attuazione dei programmi ex art. 193 D.lgs. 267/2000 e variazione al bilancio di previsione 2009 e poliennale 2010/11 ex art. 175 D.lgs. 267/2000 e autorizzazione all’estinzione anticipata dei mutui contratti con la cassa depositi e prestiti ex art. 187 comma 2 lett. b) del D.lgs 267/2000 come modificato dall’art. 2 comma 13 L. 244/2007) per finanziare l’estinzione anticipata dei mutui.
La scrivente organizzazione sindacale ritiene necessario ricondurre l’uso di tali economie alla loro destinazione di legge finanziando con le stesse esclusivamente le spese per il personale, il c.d. intervento 1 delle uscite, utilizzando il risparmio sulle rate in conto capitale e in conto interessi dei mutui così estinti.

Queste risorse, unite a quelle realizzate ed a quelle che si realizzeranno per turn over nei prossimi anni, rendono “autosufficiente” il finanziamento della trasformazione dei rapporti di lavoro.

E solo il caso di ricordare che l'incremento orario non è una nuova assunzione e quindi non soggiace alle regole assunzionali. Anzi, per dirla con le ultime modifiche volute dal Ministro Brunetta, il part-time è quasi un lusso e le amministrazioni devono rivedere le “autorizzazioni” accordate.

LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DEL COMUNE DI PALERMO PART-TIME INTENDONO RINUNCIARE “VOLONTARIAMENTE” A DETTA CONCESSIONE E CHIEDONO, UNIFORMANDOSI COSI’ ALLE DIRETTIVE MINISTERIALI, CHE VENGA LORO TRASFORMATO IL RAPPORTO DI LAVORO IN FULL-TIME COSÌ DA PORRE FINE A QUESTO INGIUSTO “PRIVILEGIO”.
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ALTRE RISORSE

Il tempo pieno del personale stabilizzato può essere finanziato oltre che con le risorse liberate dalle cessazioni del personale di cui si è abbondantemente argomentato e che costituisce la fonte primaria, anche attraverso il concorso e la sapiente modulazione di altri “strumenti” la cui applicazione realizza sin da subito, l'incremento orario del personale part-time.

Ad esempio:

la Regione Siciliana ha rifinanziato, per ulteriori 5 anni, il piano di fuoriuscita del personale ex art. 23 a suo tempo stabilizzato ed ha erogato agli Enti che hanno attivato le predette misure di fuoriuscita dal bacino LSU un bonus premiale che per il comune di Palermo è stato di € 1.209.794,10 annuo e per ciascuno degli anni 2008 e 2009. Per l'anno 2010, pur non conoscendone ancora l'entità, la Regione provvederà con una nuova assegnazione.
Delle predette risorse, ancorchè senza vincolo di destinazione, non un euro è stato investito per il personale.

E, ancora…..

Un’altra sicura fonte di finanziamento si può trovare nell'art. 3 comma 57 L. 662/96: “Una percentuale del gettito dell'imposta comunale sugli immobili puo' essere destinata al potenziamento degli uffici tributari del comune.“.
Per dare attuazione alla predetta previsione normativa è sufficiente una “semplice” modifica al regolamento di contabilità, per altro da tempo richiesta dalla scrivente O.S.

Altra fonte di finanziamento certo ed immediato è quello utilizzabile dalla destinazione delle risorse di cui all'Art. 208 CdS.
Dopo le recenti modifiche “ La quota dei proventi di cui alla lettera c) del comma 4 può anche essere destinata ad assunzioni stagionali a progetto nelle forme di contratti a tempo determinato e a forme flessibili di lavoro, ovvero al finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale, nonche' a progetti di potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione delle violazioni di cui agli articoli 186, 186-bis e 187” e se da un lato è possibile ipotizzare l'utilizzo delle predette risorse per il finanziamento dei contratti “a tempo determinato” stipulati nella Polizia Municipale – che non potranno che essere ful-time – certamente è possibile utilizzare da subito le risorse per l'incremento fino al full time finanziando “progetti di potenziamento dei servizi”

Rispondiamo subito alla possibile critica relativa al carattere non strutturale di tali strumenti: è chiaro che potranno essere utilizzati per incrementare esclusivamente il tempo parziale dei contratti a tempo determinato, ma con la loro applicazione le risorse strutturali potranno essere applicate – nelle more dell’utilizzo completo delle risorse proveniente dal turn over – per aumentare il tempo parziale dei contratti a tempo indeterminato in modo da finanziare grazie al concorso di risorse strutturali e non il tempo pieno per tutti i lavoratori.

Alla luce di quanto sopra argomentato, si chiede alle SS.LL., e ciascuno per la propria parte, di volersi attivare affinchè si possa arrivare al tempo pieno che, per la scrivente organizzazione sindacale costituisce il presupposto necessario per superare l’attuale condizione di grave disagio economico del personale ex lsu.

Al direttore Generale si reitera la richiesta di voler convocare una apposita seduta di concertazione, o comunque un incontro, sull'argomento.













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