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mercoledì 3 marzo 2010

Come aggirare l'art.18 e lo Statuto dei Lavoratori



Per Giuliano Cazzola (Pdl), relatore del disegno di legge alla Camera: "bisogna smetterla di considerare i lavoratori come dei "minus habens", incapaci di scegliere responsabilmente e consapevolmente un percorso giudiziale o uno stragiudiziale (l'arbitrato, ndr), per dirimere le loro controversie di lavoro".
Ed ecco che in men che non si dica il compagno-camerata [compagno fino al 1990 allorchè dirigente sindacale Cgil - camerata dal 14/04/08 allorchè eletto nel PDL] Giuliano Cazzola, in ossequio al dettato di Confindustria [ il 4° ramo del Parlamento] sforna in Commissione Lavoro il disegno di legge 1167-B.
Cosa prevede in sostanza il disegno di legge: le controversie tra il datore di lavoro e il suo dipendente potranno essere risolte anche da un arbitro in alternativa al giudice: o l'uno o l'altro
In partica cosa succederà all'indomani della sua approvazione alla Camera dei Deputati: Un affievolimento di fatto delle tutele a favore del lavoratore, la parte oggettivamente più debole in questo tipo di controversie. E anche, appunto, un superamento dell'articolo 18, come di altri vincoli legislativi, perché di fronte a un licenziamento l'arbitro deciderà "secondo, la sua concezione di, equità". Non più secondo la legge.
Si sta provvedendo a modificare l'articolo 412 del codice di procedura civile, così facendo si prevedono due possibilità, tra loro alternative, per la risoluzione delle controversie: o la via giudiziale oppure quella arbitrale.
Già nel contratto di assunzione, anche in deroga ai contratti collettivi, potrebbe essere stabilito (con la cosiddetta clausola compromissoria) che in caso di contrasto le parti si affideranno a un arbitro. Strada assai meno garantista per il lavoratore che in un momento di debolezza negoziale (quello dell'assunzione, appunto) finirebbe per essere costretto ad accettare.
E non finisce quì, perchè il giudizio dell'arbitro sarà impugnabile esclusivamente per vizi procedurali.
L'aggiramento dello Statuto dei Lavoratori va ben oltre l'articolo 18 impedendo addirittura di arrivare al giudice del lavoro, avendolo controfirmato all'atto dell'assunzione.
Che dire, grazie di cuore compagno-camerata Cazzola. Sentivamo veramente il bisogno di moodernizzare lo Stato, eliminando o riducendo le tutele dei lavoratori, ritornando indietro di 30 anni nel corso dello storia, aggirando lo Statuto dei Lavoratori L.300/1970.
Grazie, grazie, Giuliano...


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