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martedì 25 ottobre 2011

Comune, il consiglio batte due record: costi e improduttività


da www.corriere.it

PALERMO - Consiglieri che possono arrivare a costare anche 10 mila euro al mese, commissioni che per gettoni di presenza hanno fatto registrare la spesa massima di 300mila euro. Accade in consiglio comunale Palermo. Ancora una volta l'isola è agli onori delle cronaca per i costi della politica che si accompagnano alla totale o quasi assenza di produttività. Il consiglio di Palazzo delle Aquile bloccato e paralizzato ormai non riesce a portare avanti nessun atto, bilanci negativi che diventano ancor più scandalosi se confrontati con quelle di altre città d'Italia. Ma i consiglieri palermitano come reagiscono? Da una parte c'è indignazione ma complessivamente si tende a bollarle come «generalizzazioni» e a puntare il dito più sulla scarsa produttività che sugli alti costi.

«Il problema - dice il presidente del Consiglio Comunale Alberto Campagna - riguarda più la scarsa produttività. Qui a Palermo si è prodotto poco o nulla, non si delibera su importanti questioni in tema di urbanistica fondamentali per una grande città. Questa è la cosa che scandalizza». Gli fa eco il consigliere del Pdl Giulio Tantillo che dice: «Ognuno risponde delle proprie azioni. Fermo restando che gli abusi sono da condannare, è scandalosa la situazione di un consiglio che ormai da circa 3 anni non produce. Basti pensare - aggiunge - alla delibera sul regolamento per i gazebo che ancora non ha visto il varo in consiglio, la cui mancanza comporta dei danni all'erario causati da circa 200 gazebo abusivi che non pagano il suolo pubblico. Uno dei più recenti casi della situazione di stallo in cui ci troviamo». Stessa aria di condanna per gli sprechi anche in casa dell'opposizione con il consigliere del Pd Ninni Terminelli che si dice «d'accordo con i tagli ai costi della politica» ma ad una condizione: che il dibattito sul taglio agli sprechi «non diventi un discorso sul taglio ai costi della democrazia». Una situazione che «porterebbe soltanto i ricchi a far politica». Da Terminelli anche una considerazione sulla scarsa produttività del consiglio comunale, figlia, secondo il consigliere, «di un mandato sciagurato che costituisce un'esperienza non rappresentativa e di cui affiorano soltanto i limiti». Scandalizzato dalle cifre il consigliere del Partito Democratico e candidato alla poltrona di sindaco Davide Faraone che parla della necessità «di riformare una situazione scandalosa». «Non si può accettare - aggiunge - che per mantenere le circoscrizioni si spendano oltre 2 miliardi all'anno». «Pur non ritenendomi personalmente toccata da questa denuncia perché la commissione Urbanistica che presiedo, in questi anni ha espresso più di 50 pareri in materie complesse e delicate - dice Nadia Spallita, consigliere di Un'altra Storia - credo che sia doverosa un’azione di contenimento dei costi della politica, soprattutto laddove la stessa sia incapace di trasformarsi in azione concreta sul territorio, e credo altresì che il centrosinistra debba prendere le distanze da sprechi e costi superflui, contrastandoli e impedendoli».

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