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venerdì 21 ottobre 2011

"Da Sindaco risultati straordinari"


"Fare dello humor in queste occasioni, viene spontaneo. Chiediamo all'illustre Sindaco di elencare i risultati straordinari, saremo i primi a pubblicarli. Il giudizio lo daranno i cittadini\elettori"
da www.repubblica.it
Diego Cammarata
PALERMO - Dice di avere avuto "risultati straordinari che sono sotto gli occhi di tutti". Ma ai suoi stessi annunci, il sindaco Diego Cammarata pare non credere granché: da giorni spinge sui suoi collaboratori per riuscire a inaugurare entro la fine del mese parco d'Orleans e il museo Pitrè. "Facciamo almeno questo prima di andare via", ha detto al suo staff. Il sindaco ha le valigie in mano. Mentre il partito cerca il suo successore, Cammarata attende un segnale da Roma. Segnale che tarda ad arrivare. E che probabilmente tarderà ancora: il presidente dell'Ars Francesco Cascio ha appena frenato sull'ipotesi di una sua candidatura a sindaco rimettendo in discussione la corsa alla scelta del candidato. Cascio ha incontrato il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano - che gli aveva chiesto la disponibilità - e lo ha pregato di rinviare la questione a gennaio: non ha detto di no, ma ha frenato sul suo possibile impegno chiedendo al partito di continuare a cercare un altro nome.

Per Cammarata questo rischia di essere un nuovo legaccio che lo terrà prigioniero di Palazzo delle Aquile: "Restare fino alla fine del mandato per non lasciare spazio al governatore Raffaele Lombardo? Nessuno mi farà questa violenza". Così il sindaco avrebbe parlato ai suoi. "E se anche volessero farmela questa violenza, sarei io a non permetterlo". Cammarata è allo stremo. Ogni giorno arriva un nuovo attacco. L'ultimo è quello di Lombardo sui conti: il governatore ha sussurrato che dall'indagine su Palazzo delle Aquile avviata dagli Enti locali sarebbero emerse gravi irregolarità. Cammarata ha reagito con un comunicato stampa e con il suo staff non ha nascosto la rabbia: "Se è così perché non li tira fuori questi risultati?". Intanto ogni giorno spunta un nuovo problema - dall'Amia alla Gesip - e nessuna risorsa per risolverlo.
"La città non è abbandonata, è in crisi", ripete Cammarata a chi gli è vicino cercando di spiegare quella che secondo lui sarebbe la differenza "abissale" tra il primo e il secondo mandato. I primi cinque anni per il sindaco sono stati "di crescita e di risultati straordinari sotto gli occhi di tutti". Gli ultimi cinque "di crisi internazionale che non può essere combattuta con i mezzi delle politiche comunali: negli ultimi anni abbiamo avuto 100 milioni di euro in meno e contrastato con l'instabilità politica di un Consiglio comunale ormai governato dal centrosinistra".
Cammarata punta a una exit strategy romana e cerca di lasciare un segno prima di andare via: innanzitutto l'apertura di parco d'Orleans. Dicono che vada quasi ogni giorno nello spazio verde di via Altofonte per controllare di persona lo stato dei lavori: "Voglio che il parco sia aperto entro fine mese", ripete. Due giorni fa poi il "blitz" al museo Pitrè chiuso da tempo: lo spazio espositivo dovrebbe riaprire a giorni e, entro metà novembre, il settore cultura dovrebbe organizzare una mostra d'inaugurazione. Cammarata, poi, vorrebbe inaugurare pure il primo sovrappasso pedonale di via Regione siciliana e, infine, accendere le prime quindici telecamere che vigileranno sulle strade dove sorgono discariche abusive.
Del suo successore Cammarata non parla. "Mi piacerà però vederlo all'opera", si dice che sussurri ogni tanto al suo entourage convinto che nessuno avrà vita facile sedendo al suo posto. I cantieri per le grandi infrastrutture e le fognature: ecco quello di cui il sindaco Diego Cammarata è orgoglioso.
Ieri le sue dichiarazioni sui "risultati straordinari sotto gli occhi di tutti" hanno scatenato la reazione del capogruppo del Pd all'Ars Antonello Cracolici: "Una grande, fragorosa risata: è questa l'unica reazione possibile di fronte a certe dichiarazioni".

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