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giovedì 3 marzo 2011
Riprendersi l'8 Marzo
La CGIL si unisce al grido del comitato 'Se non ora quando?': “riprendiamoci l'8 marzo”. Una festa laica del lavoro delle donne e un momento per rivendicare la propria dignità, è questo il senso che le donne del comitato vogliono dare quest'anno a quella che è una data storica per i movimenti femminili. L'8 marzo quest'anno sarà anche la prosecuzione di ciò che ha preso vita il 13 febbraio scorso con le manifestazioni organizzate dal comitato 'Se non ora quando?' in tutta Italia.
La novità è che quest'anno sarà una coccarda rosa, e non la classica mimosa, il simbolo della Giornata mondiale della donna. Un fiocco “virtuale”, spiega il gruppo di donne, attrici, registe, politiche, storiche e giornaliste, con cui “legarsi tutte, nel 150° dell'Unità d'Italia, per una rinascita del nostro Paese”.
Infatti per l'occasione il comitato ha lanciato una piattaforma di richieste dal titolo 'Rimettiamo al mondo l'Italia', rivolta all'universo femminile. La piattaforma rivendica la 'libertà di scelta' per tutti, evidenziando alcuni punti cardine necessari per riconquistarla, come: il congedo di maternità obbligatorio e l'indennità di maternità; il congedo obbligatorio di paternità e norme che impediscano il licenziamento 'preventivo' come le dimissioni in bianco. “Bisogna tornare a considerare la maternità a carico della fiscalità generale” ha sottolineato Valeria Fedeli, Vice Segretario Generale della FILCTEM CGIL e membro del comitato, aggiungendo che è necessario porre al centro il tema della precarietà che “colpisce in modo massiccio le donne e soprattutto le ragazze”.
Tuttavia la scelta del comitato è stata quella di non organizzare manifestazioni, ma di dare priorità alle attività di informazione sui contenuti della mobilitazione, per questo sono stati organizzati momenti di visibilità nelle piazze e diverse iniziative nei territori.
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