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Palermo, lì 21/02/2011
Al Comandante la PM
All’Assessore alla Polizia Municipale
Al Corpo di Polizia Municipale
del Comune di Palermo
LORO S E D E
SOLIDARIETA’ A NOUREDDINE ADNANE ED ALLA SUA FAMIGLIA
MA ANCHE ALLA POLIZIA MUNICIPALE
Il vile atto incendiario nei confronti di un’auto della Polizia Municipale, cui va tutta la nostra
solidarietà, presumibilmente ad opera di chi, strumentalizzando quanto successo, ha voluto
soffiare sul fuoco, deve far riflettere.
La morte del giovane Noureddine - alla sua famiglia ed alla comunità marocchina va il nostro
cordoglio - rischia di generare una spirale difficilmente controllabile e l’emulazione di altri gesti
sconsiderati.
Non vorremmo che si creasse, o alimentasse, un clima di odio, molto pericoloso, nei confronti
delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia Municipale.
Non accettiamo il tiro a bersaglio: se responsabilità ci sono, ognuno deve assumersi le proprie.
Avevamo già “fatto notare” – come FP CGIL - come i metodi messi in campo da qualcuno, e
ben individuato, operatore di PM non solo non erano condivisi dai colleghi ma rischiavano di creare
situazioni di pericolo per l’incolumità degli stessi Operatori di PM.Tali soggetti vanno isolati, allontanandoli dal Corpo, al più presto perchè i loro comportamenti,
non consoni ad una forza di Polizia che per definizione è Amministrativa - e quindi, preventiva e
non repressiva - rischiano di esporre tutti i colleghi ad atti, sconsiderati, di ritorsione.
Ogni giorno migliaia di donne e uomini appartenenti ai corpi di Polizia Municipale di tutta Italia,
con pochi mezzi e molta professionalità, assolvono a quei compiti cosidetti di “polizia di prossimità”
e per ogni “Bruce Lee” – come definito dai giornali – esistono migliaia di “Vigili Urbani” che, con lo
stile che contraddistingue le Polizie Locali, non dimenticano mai di contemperare il rispetto della
legalità con il rispetto delle persone.
Non ci interessa la “ricostruzione del fatto”. Ne sapere se la pattuglia recatasi sul posto,
verosimilmente, lo ha fatto su segnalazione della centrale operativa a seguito di specifica richiesta
di un commerciante.
Quello che ci preme ricordare è come, nel tentativo, poi rivelatosi vano, di spegnere il fuoco
e salvare la vita al povero Nuoreddine, l’operatore della PM in servizio ha messo, senza pensarci
due volte, a repentaglio la sua vita, riuscendo a spegnere il fuoco e riportando ustioni alle mani.Chiediamo al Comandante la PM ed all’Assessore un urgente incontro al fine di
riorganizzare il servizio, come da noi da anni richiesto e proposto.
Il Segretario Generale Il Segretario Provinciale
Filippo Romeo Giovanni Cammuca
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