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Leggere per credere
In una nota (*) del portavoce del Ministro della Funzione Pubblica, (emanata per polemizzare con il Prof. Ichino) abbiamo finalmente trovato l'interpretazione autentica dell'accordo separato del 4 febbraio tra il Governo ed alcuni sindacati.
Il portavoce del Ministro è lapidario:
1) i premi differenziati ai dipendenti saranno applicati con risorse aggiuntive e la valutazione avrà effetto sulla loro carriera.
2) Monitorare e analizzare i risultati della performance non significa che i sindacati parteciperanno alla valutazione, perché la valutazione è affidata per legge ai dirigenti delle singole amministrazioni.
3) Bisogna accettare l'idea che le Organizzazioni sindacali (tranne la CGIL, ovvio) condividono la riforma Brunetta.
Questi sono dunque i risultati raggiunti e magnificati dai firmatari dell'accordo. Abbiamo proprio ragione noi : quell'intesa è un ulteriore passo verso la cancellazione della contrattazione, ed abbiamo fatto il nostro mestiere non firmandola.
Roma, 11 febbraio 2011
Portavoce Brunetta: "Le interpretazioni fantascientifiche di Ichino avrebbero suscitato l'invidia di Isaac Asimov"
NOTA DEL PORTAVOCE DEL MINISTRO
Pur ignorando la realtà dei fatti, il professor Ichino non rinuncia a offrirne interpretazioni fantascientifiche che avrebbero suscitato l'invidia di Isaac Asimov. Il senatore del PD non ha infatti ancora compreso che l'accordo firmato venerdì scorso non abroga la legge (e d'altronde non potrebbe neppure farlo), limitandosi a toccare solo un punto che riguarda l'art. 19 della riforma Brunetta: quello relativo ai premi individuali. Ichino non ha ancora compreso che sarà attivato tutto il sistema di valutazione dei dipendenti e che la valutazione avrà effetto anche sulla loro carriera. Inoltre, Ichino ignora che i premi differenziati ai dipendenti saranno comunque applicati con risorse aggiuntive derivanti dal cosiddetto "dividendo dell'efficienza".
Ichino afferma infine il falso (a questo punto davvero non sappiamo se in buona o in cattiva fede) quando sostiene che la valutazione della perfomance verrà affidata a "commissioni paritetiche formate dal management e da rappresentanti del sindacato". Ma dove l'ha letto? Sull'accordo? Forse si riferisce a un punto dell'intesa che recita che "al fine di valorizzare le esperienze e i risultati in via di conseguimento, in termine di miglioramento degli indicatori di perfomance delle amministrazioni, saranno costituite in sede nazionale, apposite commissioni paritetiche con il compito di monitorare e analizzare i risultati prodotti". E secondo l'autorevole giuslavorista questo significa che la valutazione la fanno le commissioni paritetiche? Caro Ichino, monitorare non vuol dire fare valutazione, e quest'ultima viene affidata per legge ai dirigenti delle singole amministrazioni. Che dire? Forse a questo confuso senatore del PD riesce difficile accettare l'idea che le organizzazioni sindacali (tranne la Cgil, ovvio) condividono la riforma Brunetta. Si consoli, se ne faccia una ragione e torni a studiare.
'Brunetta chiarisce ciò che cisl e uil negano'
Da una nota del portavoce del Ministro Brunetta apprendiamo alcuni interessanti chiarimenti sull’accordo del 4 febbraio sul lavoro pubblico fra il governo e alcuni sindacati, più o meno i soliti.
Il portavoce del Ministro più amato dagli italiani è lapidario:
1) i premi differenziati ai dipendenti saranno applicati con risorse aggiuntive e la valutazione avrà effetto sulla loro carriera.
2) Monitorare e analizzare o risultati della performance non significa che i sindacati parteciperanno alla valutazione, perché la valutazione è affidata per legge ai dirigenti delle singole amministrazioni.
3) Bisogna accettare l'idea che le Organizzazioni sindacali (tranne la CGIL, ovvio) condividono la riforma Brunetta.
Niente male come risultato raggiunto da chi ha firmato l'accordo del 4 febbraio 2011.
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