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mercoledì 19 gennaio 2011
Democrazia e rappresentanza: CGIL lancia proposta a CISL e UIL - ma saranno in grado di recepirla?
La CGIL, come approvato dal Comitato Direttivo Nazionale di sabato scorso (15 gennaio), scrive ai leader di CISL e UIL, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, per proporre un percorso di riflessione sulla democrazia e la rappresentanza sindacale.
Come spiega in una nota la Segreteria, “la CGIL avanza una proposta a tutte le parti sociali, a partire da un confronto con CISL e UIL, per giungere ad un accordo tra i sindacati sulla democrazia e la rappresentanza come prima tappa per una iniziativa legislativa”.
“E’ un diritto costituzionale dei lavoratori - prosegue la nota - quello di partecipare a tutte le decisioni che li riguardano nell’iniziativa sindacale e nell’attività di impresa. L’insieme delle forze sociali deve dunque reagire, con uno scatto di responsabilità, che escluda la proliferazione degli accordi separati e porti a norme certe, omogenee ed esigibili”.
“Lo strappo, prodottosi con la vertenza FIAT - aggiunge la nota - dimostra e conferma che il tema del consenso delle decisioni democratiche non può risolversi con le esclusioni, con la ratifica delle logiche della rottura e della disparità dei lavoratori e degli iscritti a eleggere i propri rappresentanti. La proposta parte dalla necessità di consolidare le regole del protocollo del 1993 e dal concetto che la libertà sindacale non può divenire una variabile dipendente del processo negoziale e degli accordi contrattuali di nessuna azienda”.
Alcuni dei principali obiettivi, secondo la Confederazione di Corso d'Italia, sono: la certificazione della rappresentatività di tutte le associazioni e sindacati; percorsi di consultazione dei lavoratori attraverso il voto certificato o referendario; la verifica del mandato in caso di rilevanti dissensi tra le Organizzazioni Sindacali; la definizione delle materie indisponibili alla contrattazione e al voto e la generalizzazione delle RSU in tutti i posti di lavoro. Proposte che, spiega la nota "fanno riferimento alla piattaforma unitaria del 2008, ma che la sviluppano tenendo conto delle negative novità che da allora si sono prodotte e puntando perciò a risolverle".
“La democrazia sindacale - conclude il documento - è parte fondamentale e integrante della democrazia del Paese, non solo quindi occorre non ridurre gli spazi di coesione ma ampliare democrazia e partecipazione. Per questo la CGIL lancia una grande campagna di mobilitazione che, a partire dalle assemblee dei luoghi di lavoro e nel territorio e dal sostegno alla campagna per l’elezione delle RSU in tutti i settori pubblici, punterà a coinvolgere lavoratori, pensionati e tutta la società per un obiettivo che veda al centro la libertà per i lavoratori di scegliere”.
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