“Che cos'è lo zero?
Un numero?
Convenzionalmente sì”
E in politica?
E tra i burocrati dell’apparato scenico della macchina Comunale?
La risposta la prendiamo in prestito dal saggio pubblicato sul sito http://www.educationduepuntozero.it/studi-e-ricerche/12-40195562887.shtml?refresh_ce-cp:
l’assenza di un progetto per il futuro, la miopia di uno sguardo
corto, di fronte al quale il corpo sociale non reagisce, non ritrova il
senso di un investimento collettivo, rendendo sempre più evidente la crisi di
una sana dialettica tra società e politica ed esprimendo l’assenza di una élite
capace di guadagnarsi fiducia
Più semplicemente, il peso decisionale dell’intera
nomenclatura comunale, a tutti i livelli, e ancor di più di coloro che
rappresentano l’A.C. nei tavoli di trattative aziendali, è pari a zero!, E’
chiaro che c’è una sorta di implicita connivenza nelle modalità di gestione
della res-pubblica e, nell’incapacità di mantenere fede alla
parola data.
Un fallimento che è sotto gli occhi di tutti, sia
che si tratti dei Cit, o del personale part-time, o delle finte stabilizzazioni,
terminate queste ultime, dopo la prosopopea del PTA, nel tritacarne delle
interpretazioni personalistiche del dirigente di turno che, persino non
onora la sua parola.
In breve
concludiamo con una frase di Confucio che serva da monito e scuota le coscienze
di ha potuto e non ha fatto nulla “Vedere ciò che è giusto e non
farlo è mancanza di coraggio.”
Auguri di buon anno 2016
Il Gruppo RsuCGILFP
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