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mercoledì 8 settembre 2010

Definizione dei comparti e elezioni Rsu - nota di Nicolosi e Gentile


La necessaria definizione di un accordo sulla definizione dei comparti che sia contestuale con la definizione del calendario per il rinnovo delle RSU. Questa la posizione espressa dalla CGIL nel corso dell’incontro che si è tenuto oggi all’Aran sulla definizione dei comparti e delle aree di contrattazione per il triennio (2013-2015). Sul documento di sintesi presentato dall’Aran, “la CGIL - fanno sapere il segretario confederale, Nicola Nicolosi, e il responsabile settori pubblici, Michele Gentile - ha ribadito la necessità di un accordo sulla definizione dei comparti che sia contestuale con la definizione del calendario per il rinnovo delle Rsu e ha inoltre confermato la posizione già espressa sulla composizione dei 4 comparti, prevedendo, a modifica dello schema presentato, un comparto della conoscenza e un comparto regioni - enti locali”. Infine, aggiungono i due dirigenti sindacali, “abbiamo espresso contrarietà rispetto alla definizione di ‘sezioni professionali’ e conferma della necessità di definire, nei nuovi comparti, specifiche sezioni contrattuali attraverso le quali garantire gli specifici istituti economici e normativi definiti nei precedenti contratti collettivi”.Sul documento di sintesi presentato dall’ARAN, “la CGIL - fanno sapere il Segretario confederale, Nicola Nicolosi, e il responsabile Settori Pubblici, Michele Gentile - ha ribadito la necessità di un accordo sulla definizione dei comparti che sia contestuale con la definizione del calendario per il rinnovo delle RSU e ha inoltre confermato la posizione già espressa sulla composizione dei 4 comparti, prevedendo, a modifica dello schema presentato, un comparto della conoscenza e un comparto regioni - enti locali”. Infine, aggiungono i due dirigenti sindacali, “abbiamo espresso contrarietà rispetto alla definizione di ‘sezioni professionali’ a conferma della necessità di definire, nei nuovi comparti, specifiche sezioni contrattuali attraverso le quali garantire gli specifici istituti economici e normativi definiti nei precedenti contratti collettivi”.Nicolosi e Gentile sottolineano inoltre che “le posizioni espresse dalle altre organizzazioni sindacali, ed in particolar modo dalla CISL, hanno riconfermato la necessità di una revisione generale dell’impianto legislativo rappresentato dal D. lgs 150, in particolare sui temi attinenti alla definizione dei comparti e alla rappresentatività, come pregiudiziale all’avvio delle procedure per il rinnovo delle RSU, rinviando – continuano i dirigenti sindacali - così sine die il rinnovo delle RSU stesse, incurante delle incognite rappresentate dalla attuale situazione politica e del fatto che nella stessa Legge 15/2009 non vi è alcun principio di delega che permetta di agire sul sistema della rappresentatività”.“L’ARAN – precisano i sindacalisti - ha riconfermato di non avere alcuna possibilità di poter agire in modifica della legislazione vigente rimettendo tale valutazione al Ministro e alla stessa Conferenza Unificata per le questioni di competenza, decidendo di sospendere gli ulteriori incontri, ma poi su richiesta anche della nostra organizzazione ha preannunciato la convocazione a breve di una riunione per affrontare il tema dell’accordo quadro per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione”. La CGIL ha acconsentito a partecipare ai futuri incontri specificando che “l’accordo stesso deve essere accompagnato dall’indizione delle Rsu, rigettando ogni ipotesi palese o nascosta di rinvio delle elezioni assumendo come ‘occasione’ quella del decreto 150 da cambiare da parte del Governo e del Parlamento”. Per Nicolosi e Gentile “è chiaro che cambiare il decreto, non certo sulla rappresentatività, è un punto che non può che trovarci d’accordo, ma ciò non deve avvenire - concludono - a scapito del diritto di voto dei lavoratori pubblici che va salvaguardato ed esercitato”.

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