Fumata nera ieri pomeriggio 17/7/14, nel corso della
delegazione trattante Area Comparto -
presso palazzo Palagonia, nel corso della discussione sui criteri
generali sugli incentivi economici per le attività aggiuntive effettuate dal
personale educativo asili nido e delle insegnati delle scuole dell’infanzia a
contatto diretto con i bambini.
Pomo della discordia l’obbligatorietà dell’attività
aggiuntiva da svolgersi oltre gli orari relativi alla prestazione ordinaria. La
proposta dell’A.C. prevede che il compenso forfettario agg.vo verrà erogato
(sotto forma di performance individuale da aggiungersi a quello previsto per la
generalità del personale) a condizioni che, sia garantita l’apertura del
nido\scuole dell’infanzia.
La vexata quaestio è proprio sulla obbligatorietà della prestazione che, in quanto agg.va al normale calendario scolastico, deve essere volontaria e non obbligatoria.
Proposte che vanno ben oltre le condizioni restrittive già
fissate dal Ministero relativamente agli importi da erogare per la prestazione, inserendo una valutazione qualitativa illegittima su prestazioni
aggiuntive
Proposte,
a tutt’oggi irricevibili
Posto che la vertenza necessita di ulteriore
approfondimento, perché
un ragionevole accordo deve essere raggiunto non vorremmo che, per
garantire l’apertura e la gestione delle strutture scolastiche si debba fare
ricorso a personale esterno all’A.C., senza aver tenuto in debita
considerazione i
lavoratori assunti con orario part - time che protestavano per l'aumento delle
ore. Unica vera soluzione per il miglioramento dei servizi
Siamo alle solite: tutto è pensato sulle spalle dei
lavoratori senza alcuna vera volontà di mediazione.
Nessun commento:
Posta un commento