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venerdì 2 gennaio 2015

Palazzotto un bilancio dell’anno appena concluso: assenza di dialogo con il governo regionale e improvvisazione filo conduttore della legislatura

da: http://www.loraquotidiano.it/2015/01/02/palazzotto-fp-cgil-basta-con-lantimafia-di-facciata_19177/
La verità è che sulle Province il governo regionale non ha la più pallida idea di quello che succederà”. Ne è convinto Michele Palazzotto, segretario generale della Cgil Funzione Pubblica Sicilia,  “il filo conduttore della legislatura sembra essere l’improvvisazione, soprattutto se si tocca il tasto della riforma delle Province”.
Insomma, siamo all’anno zero?
“La riforma Crocetta non c’è, c’è soltanto una strada di confusione, ci auguriamo per il nuovo anno di avere finalmente un dialogo costruttivo col governo regionale, che abbia come obiettivo la salvaguardia dei lavoratori, ma anche dei servizi finora offerti dagli Enti intermedi. Ad oggi, infatti, non è chiaro a quali strutture passeranno per competenze”.
Le parti sociali hanno spesso lamentato un’assenza di interlocuzione col governo.
“Tranne episodi sporadici non abbiamo avuto alcun dialogo col governo regionale, che non sa come interloquire con i sindacati. Il problema è che si affrontano le tematiche con l’improvvisazione giornaliera, senza alcuna progettualità, così la Sicilia non ha margini di sviluppo”.
Che ne sarà dei dipendenti delle Province?
“Il punto è che il governo stesso non sa cosa fare e non ha un’idea precisa di cosa deve essere questa riforma
. Dispiace invece riscontrare che altre forze sociali, come Confindustria, abbiano invece trovato una propria dimensione nell’esecutivo regionale, addirittura con un proprio rappresentante al governo. E infatti si stanno chiudendo grossi affari, basti vedere che il numero due di Confindustria, Catanzaro, gestisce la più grande discarica dell’Isola. E poi, certo, c’è l’affare della ricerca di idrocarburi”.
Tra i rebus da risolvere nel nuovo anno c’è anche quello dei precari degli Enti locali in dissesto o pre-dissesto.
“Quello era un emendamento aggiuntivo che non si è avuto il tempo di discutere. Perché il governo nazionale ha proposto un maxi emendamento che i parlamentari hanno votato senza sapere quello che c’era dentro. Immagino che adesso ci si appellerà al ‘Mille proroghe’ per risolvere la vicenda”.

Cosa vi aspettate da questo governo per il 2015?
“Sono tre i punti che chiediamo al governo regionale: che risolva l’evidente conflitto interessi con Confindustria e che avvii una seria programmazione di sviluppo economico della Sicilia, senza fare macelleria sociale, soprattutto senza far pagare gli errori di una politica filibustiera ai lavoratori”.
Questi sono due. E il terzo punto?
“Che la smetta con l’antimafia di facciata e avvii invece delle serie politiche antimafia, di cui la Sicilia ha davvero bisogno”.

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