SPUTTANIAMOCI COSI', SENZA PUDOR!
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DAL Gay Pride all'anguria: l'ultima polemica esplosa sul Festino non ha nulla a che fare con le ideologie. Stavolta nel fuoco di fila di accuse e malumori è finito il party organizzato negli uffici comunali del Centro storico: un happening per pochi invitati, un centinaio in tutto, che hanno assistito ai giochi di fuoco dalla terrazza panoramica dell'Ex Noviziato dei Crociferi su Foro Umberto I. Una festa con tanto di buttafuori all'ingresso che spuntavano i nomi in lista. Lista dalla quale mancavano i consiglieri comunali che si sono infuriati: due orlandiani sono stati addirittura allontanati quando, arrivati davanti all'ingresso, hanno chiesto di poter salire. Nel mirino è finita l'assessore al Centro storico Agata Bazzi, padrona di casa, che non si sarebbe preoccupata di curare gli inviti istituzionali. Nella lista non c'erano né il presidente né i vice presidenti del Consiglio comunale. E fuori sarebbe rimasto anche qualcuno tra gli assessori. "Non mi pare di aver ricevuto alcun invito", sibila un componente dell'esecutivo.
Ma di che party si è trattato? La notte del 14 luglio, mentre il carro sfilava per le vie del centro, all'ultimo piano dell'assessorato al Centro storico c'era un rinfresco organizzato per vedere i fuochi d'artificio da una posizione privilegiata. Le scrivanie degli uffici si sono trasformate in tavoli da buffet: frutta fresca tagliata a pezzi, conetti e vaschette di gelato fragola, cioccolato e limone, innaffiate da prosecco. Dall'ex Noviziato Radio Time aveva organizzato anche una diretta per seguire il Festino. Intorno a mezzanotte, attraverso una scaletta, gli ospiti hanno raggiunto la straordinaria terrazza che guarda il mare per assistere ai fuochi.
Ieri il capogruppo del Pdl Giulio Tantillo ha presentato una interrogazione: "Voglio sapere se davvero c'è stata una festa in un ufficio comunale, se c'è stato un rinfresco e chi ha pagato. Voglio inoltre sapere chi erano i buttafuori che avrebbero spuntato la lista di cui sento parlare: dipendenti comunali? E poi mi domando: chi ha fatto gli inviti?". In Consiglio c'è aria di guerriglia. "La Bazzi è stata di una scortesia inaudita - dicono molti consiglieri, anche orlandiani - quella non è casa sua". Qualcuno, che nemmeno sapeva della festa ai Crociferi, ha visto i fuochi dai bastione di Porta Felice che ospitano gli uffici del Nucleo tutela patrimonio artistico. "Il comandante ha aperto le porte, l'assessore no", dicono a Sala delle Lapidi. La Bazzi si difende: "Innanzitutto chiarisco che non è stato speso nemmeno un euro, era tutto pagato dagli sponsor. Sono stati invitati tutti gli assessori, ho le mail che lo provano, e i dipendenti che lavorano nell'ufficio. Non potevamo essere più di 100 per ragioni di sicurezza. Ai due consiglieri, arrivati quando ormai la capienza era al massimo, ho scritto un personale biglietto di scuse spiegando l'accaduto". Per quando riguarda i buttafuori, l'assessore precisa che si trattava "di dipendenti comunali che gratuitamente hanno dato una mano". Il sindaco Leoluca Orlando ha raggiunto i Crociferi solo a tarda notte, quando la festa era finita. Ignaro della nuova polemica che era appena esplosa.
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Ma non era cambiata la musica e il direttore d'orchestra? Il Sindaco non sapeva, l'assessore non sapeva, il consiglio comunale non sapeva, ... tutto è avvenuto a loro insaputa.
A loro insaputa, le presentiano noi le loro dimissioni?
Buttafuori-dipendenti comunali: ancora ci si chiede perchè eravamo in 100 all'assemblea per i dipendenti?
Questa non è un'Amministrazione Pubblica ma, un fetido comitato d'affari a gestione famigliare che spaccia tutto per legalità.
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