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giovedì 4 luglio 2013

Esuberi PA: non sono numeri, ma posti di lavoro - nota di R. Dettori

"Il richiamo del Ministro al rispetto delle leggi è pleonastico, in questo caso stiamo parlando di persone in carne ed ossa il cui destino è stato deciso in maniera assolutamente avulsa da qualsiasi progetto di riorganizzazione e di riforma della Pubblica Amministrazione". Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp Cgil risponde alle dichiarazioni del Ministro D'Alia sui 7.000 esuberi di personale nei Ministeri e nelle funzioni centrali.


"Ci è parso che il Ministro fosse d'accordo nell'aprire una stagione diversa da quelle passate: una fase nella quale anteporre all'esigenza di "fare cassa" quella di riorganizzare i servizi pubblici, di ridefinire le responsabilità, di razionalizzare la spesa, garantendo certezza nell'erogazione delle prestazioni ai cittadini; solo conseguentemente a ciò sarebbe utile ed intelligente ridefinire i fabbisogni di personale. Trincerarsi dietro i numeri non fa bene a nessuno: come si possono spiegare, ad esempio, quei 7.000 esuberi di personale a fronte di circa 150.000 precari dei quali, almeno nelle dichiarazioni pubbliche, anche il Ministro afferma la necessità?"

"Non si può dare per assodato nulla, quindi, a maggior ragione nulla di ciò che ha caratterizzato negativamente l'attività legislativa sul lavoro pubblico negli ultimi anni e sul quale la Cgil ha sempre dichiarato la sua netta contrarietà". Prosegue la segretaria generale.

"Forse sarebbe il caso davvero", conclude la Dettori, " di aprire immediatamente quel confronto che, pur richiamato quotidianamente, tarda a partire".

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