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lunedì 19 settembre 2011

Comune di Genova - al via i licenziamenti -nota di R. Dettori


Anche se il Ministro Brunetta continua a ripetere il contrario, la pubblica amministrazione licenzia. Uno spiacevole esempio lo fornisce il Comune di Genova, intenzionato a esternalizzare l'assistenza ai bambini disabili negli asili nido e nelle scuole d'infanzia per cederla a una cooperativa sociale. Un servizio destinato a 116 bambini e che impiega 60 lavoratori vincitori di concorso e assunti con contratti a tempo determinato per supplenze annuali, a cui si aggiungono poi i 200 precari che effettuano supplenze brevi. Tutti lavoratori destinati alla disoccupazione.

Da quando i dipendenti delle municipalizzate rientrano nel capitolo delle spese per il personale, quindi nel calcolo ai fini del rispetto del patto di stabilità, il Comune di Genova sfora i parametri. La soluzione individuata, la soppressione del servizio e l'affidamento senza gara, non prevede la salvaguardia dell'occupazione di questi 60 lavoratori, che resterebbero così senza un lavoro, con il conseguente peggioramento dei livelli di assistenza ai bambini disabili e la dispersione di un patrimonio di competenze.

Il Comune di Genova trovi, di concerto con le organizzazioni sindacali, una soluzione che non preveda l'abbandono delle proprie funzioni e che
tuteli il lavoro senza sprecare la professionalità di questi educatori già formati da anni di esperienza e, fatto non marginale, vincitori di un concorso pubblico.

Il disastro a cui ogni giorno assistiamo in giro per il Paese ha proporzioni inedite. Il Governo e la maggioranza parlamentare riflettano e ascoltino le denunce dell'Anci, perché di questo passo i nostri enti locali non reggeranno il peso dei tagli, chiuderanno o cederanno i servizi a soggetti non sempre idonei, e il patto di stabilità li costringerà troppo spesso a misure rozze e ingiuste come quelle adottate a Genova.

Il Ministro Brunetta si ravveda. Purtroppo ha torto: la pubblica amministrazione licenzia.

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