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lunedì 8 agosto 2011

Ucciso Ludovico Corrao


L'ex senatore Ludovico Corrao, 84 anni, ucciso a coltellate nella sua Gibellina, provincia di Trapani, era per tutti il sindaco del dopo terremoto. Fu lui, infatti, da primo cittadino di Gibellina, a ideare una ricostruzione del paese nel nome dell'arte e della cultura, a costo, secondo molti critici, di stravolgere la natura di un paese contadino. Così Corrao creò quella sorta di museo a cielo aperto che diventò negli anni Ottanta la cittadina risorta sulle rovine del sisma del '68, chiamando artisti come Pietro Consagra e Mimmo Paladino a realizzare grandi sculture e installazioni urbane. Il segno più celebre è diventato il Cretto di Burri, il sudario di cemento sulle macerie, memoria della tragedia. A lui si deve anche la nascita del festival delle Orestiadi di Gibellina, che ha da poco concluso l'edizione 2011, diretto nel corso degli anni da Franco Quadri, Roberto Andò, Franco Scaldati e che ha portato sul Cretto spettacoli di registi di primo piano come Peter Stein e Amos Gitai.

Ludovico Corrao, originario di Alcamo, è stato parlamentare prima della Dc, nell'area cristiano sociale, e poi da indipendente del Pci. All'inizio degli anni Sessanta in Sicilia fu uno dei protagonisti della rottura all'interno della Democrazia cristiana che mise in minoranza l'ala dei ras Lima e Gioia per dare vita a un governo anomalo guidato dal dc Silvio Milazzo e che teneva assieme Pci e Msi oltre ai ribelli democristiani. Un esperimento destinato a durare poco ma che segnò una stagione in cui la Sicilia inseguiva un sogno di sviluppo industriale autonomo.

Abbandonata la politica Corrao si era dedicato anima e corpo alla Fondazione Orestiadi di Gibellina, al Museo delle trame mediterranee, che lui stesso riforniva di preziosi oggetti acquistati nei suoi viaggi, e alla nuova sede tunisina delle Orestiadi. Utopista per natura, il senatore Corrao ha speso gli ultimi anni della sua vita alla ricerca del bello, a quella rifondazione culturale nella quale ha sempre creduto.

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