Grande attesa per l'incontro di oggi (28 luglio) a Torino tra FIAT, sindacati e Governo per discutere il piano industriale dell'azienda 'Fabbrica Italia'. Il confronto arriva dopo l'annuncio dei giorni scorsi da parte della FIAT di un possibile spostamento delle nuove produzioni previste per lo stabilimento di Mirafiori in Serbia, con l'inevitabile cambiamento radicale del piano industriale presentato dal Lingotto nel mese di aprile. Sul tavolo che si terrà presso la sede della Regione Piemonte, alla presenza del presidente Roberto Cota e del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ci sarà anche il nodo Pomigliano e la costituzione della newco 'Fabbrica Italia Pomigliano' con, come riferiscono in questi giorni gli organi di stampa, la probabile conseguente disdetta del contratto nazionale e la riassunzione dei lavoratori sulla base di nuove regole. Su questi ultimi temi la FIAT ha convocato i sindacati metalmeccanici giovedì 29 luglio all'Unione Industriale di Torino (ore 9.30). All'ordine del giorno - secondo i sindacati – dovrebbe esserci la comunicazione della disdetta degli accordi vigenti e, in particolare, del contratto nazionale di lavoro. Si parlerà inoltre di Pomigliano con i sindacati che hanno firmato l'intesa del 15 giugno. A questa seconda parte dell'incontro non dovrebbe quindi partecipare la FIOM.
La disdetta del contratto nazionale di lavoro da parte della FIAT, che dovrebbe essere comunicata giovedì ai sindacati a Torino, interesserebbe 25mila dipendenti: si tratta dei lavoratori degli stabilimenti di Mirafiori, Cassino, Pomigliano e Termini Imerese e degli impiegati degli enti centrali. La disdetta diventerebbe operativa il 31 dicembre 2012, quando scadrà l'attuale contratto di lavoro e quindi la FIAT uscirebbe dalla Federmeccanica il primo gennaio 2013.
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