Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato questa sera intorno alle 20 il
ministro Madia per rappresentare le problematiche relative al
precariato siciliano e le prospettive di stabilizzazione.
L'occasione dell'incontro è stata offerta dalla presenza del ministro
a Palermo per partecipare ad un dibattito alla Festa dell'Unità; oltre
alla Madia, erano presenti il Presidente della Regione Crocetta,
l'assessore alle autonomie locali Pistorio, il segretario del Pd
Raciti insieme ai due deputati Cracolici e Maggio.
Le Confederazioni
insieme alle Categorie erano rappresentate da Argurio e Abbinanti per
la Cgil, Milazzo e Montera per la Cisl, Barone, Borrelli e Crimi per
la Uil. Presente anche una delegazione di RSU e di lavoratori.
Cgil, Cisl e Uil hanno rappresentato sinteticamente i contenuti della
piattaforma unitaria per la stabilizzazione dei precari delle
amministrazioni pubbliche siciliane, mettendo in evidenza al ministro
la necessità che il governo nazionale si adoperi per allentare i
vincoli normativi esistenti, a partire dai limiti imposti dal patto di
stabilità e dai vincoli assunzionali, mentre il governo regionale deve
assumere l'impegno a "storicizzare" le risorse destinate ai lavoratori
precari per garantire la copertura finanziaria nel tempo agli enti
utilizzatori. L'accesso ad una proroga dei termini per definire le
stabilizzazioni fino al 31 dicembre 2018, in analogia alle norme
varate per il personale delle province così come sottolineato
dall'assessore Pistorio, può essere considerato secondo Cgil, Cisl e
Uil soltanto uno strumento per consentire maggiore respiro alle
stabilizzazioni stesse e non un
modo per rinviare la soluzione del problema.
Crocetta, per la sua parte, ha valutato la possibilità di
introdurre delle penalizzazioni finanziarie per gli enti che, potendolo fare,
non procedono alle stabilizzazioni e ha convenuto sulla necessità di
garantire la continuità dei finanziamenti regionali almeno per i
prossimi cinque anni fino alla definizione dei processi di
stabilizzazione.
A conclusione del breve incontro, dal carattere informale e a cui
dovranno seguire incontri formali con il coinvolgimento anche del
sindacato, il ministro Madia ha preso atto delle due questioni
fondamentali poste che si attestano sul fronte finanziario da un lato
e su quello ordinamentale dall'altro, sottolineando la necessità di
risolvere prioritariamente le seconde attraverso uno studio generale
del panorama normativo comunitario e nazionale e a disegni di legge ad
hoc già presentati, insieme alla giurisprudenza costituzionale
consolidata, per arrivare ad una norma che consenta alla Sicilia di
risolvere definitivamente il problema con la stabilizzazione. In ogni
caso, la Madia ha assunto l'impegno ad avviare il confronto con il
Governo regionale per trovare la soluzione definitiva coinvolgendo
anche le organizzazioni sindacali.
Cgil, Cisl e Uil, pur ritenendo importante questo primo confronto
scaturito dalle iniziative di mobilitazione messe in campo nei mesi
scorsi, mantengono le riserve sulle risposte politiche che i governi
nazionale e regionale devono ancora dare alle migliaia di lavoratori
precari e continueranno a tutelarne i diritti sia nelle sedi di
confronto che nelle piazze, dove già il prossimo appuntamento è
fissato l'8 ottobre con una manifestazione regionale a Palermo.
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