A tutti i Dirigenti del Comune di Palermo
A tutti i Dipendenti del Comune di Palermo
Oggetto: “Riorganizzazione della macchina amministrativa”
La deliberazione n. 35/2013 della Giunta Comunale, mediante la quale si è predisposta una ennesima “riorganizzazione della macchina amministrativa”, desta nella scrivente Organizzazione Sindacale diversi interrogativi che riteniamo utile e importante esporre pubblicamente in questa nota, indirizzata contestualmente, e non a caso, al Sig. Sindaco e a tutti i dipendenti dell’Amministrazione Comunale, nella convinzione che il “buon lavoro” negli uffici è interesse condiviso dal primo all’ultimo dei rappresentanti e dipendenti dell’amministrazione comunale.
Il primo interrogativo è quello della “evidente complessità” di una riorganizzazione che procede a strappi e per successivi e continui “aggiustamenti”, creando nuove aree e servizi con conseguente individuazione di nuovi incarichi dirigenziali, trasferimento di competenze, trasferimenti di personale, ricerca di locali da assegnare, …….. il tutto in aperta contraddizione con il principio di perfetta corrispondenza, “un assessore = un’area”, che, nelle intenzioni esposte in fase di avvio dalla nuova amministrazione, avrebbe dovuto razionalizzare le attività all’insegna della chiarezza e della trasparenza, ma, ancora di più, in evidente controtendenza con le riflessioni culturali legate al principio della sostenibilità, che vedono nella necessità di una visione globale e interattiva delle funzioni, la base imprescindibile per lo sviluppo.
Il proliferare delle aree ed il conseguente avvicendamento degli incarichi dirigenziali, (ricominciamo anche con gli interim, che in alcuni casi arrivano a 4!, nonostante il tentativo di riordino effettuato dal commissario Latella e condiviso dall’amministrazione con la successiva deliberazione n. 105/2012) crea di fatto, soprattutto nella dirigenza ma non soltanto, evidenti difficoltà nell’assolvimento delle funzioni di competenza.
I recenti episodi che riguardano la dirigenza, tra i quali certamente emblematico è il caso “Cultura”, che ha visto l’avvio di procedimenti disciplinari per chi, al contrario, ha rispettato norme e diritti dei lavoratori, come peraltro sancito dalla recente sentenza del TAR relativamente alla illegittima modifica unilaterale dell’orario di servizio dei dipendenti part – time, insieme agli improvvisi e repentini svuotamenti di ruolo della dirigenza tutta, pongono oggi con forza la necessità di avviare una profonda riflessione circa la opportunità di attivazione di criteri che rendano il più oggettivo possibile il legittimo esercizio dello spoils- system.
Un istituto, quello dello spoils – system, che ha come ratio la necessità di fiducia e armonia fra l'amministrazione e la politica quale elemento necessario per il buon andamento della pubblica amministrazione e che non può in alcun modo essere inteso come arbitrario strumento per l'asservimento della primaria funzione assegnata dalla legge alla dirigenza, rispetto agli inevitabili appetiti di una politica che pare aver perso il nobile ruolo di governo di importanti obiettivi, impegnandosi sempre più al mantenimento di una sterile posizione di dominanza ed esercizio del potere fine a se stesso
Altri casi eclatanti, tra i quali certamente la sostituzione del Ragioniere Generale e il conferimento dell’incarico ad un dirigente amministrativo, destano ampia preoccupazione nella considerazione che non soltanto la predisposizione del Bilancio, ma la stessa verifica contabile degli atti predisposti dai diversi rami dell’amministrazione sono condizione di garanzia per il lavoro di tutti e per la migliore gestione dei servizi alla città.
Sulla base di tali considerazioni, in un momento tanto complesso e difficile per la città di Palermo, la FP CGIL esprime la propria perplessità sulle scelte di riorganizzazione effettuate e chiede con forza all’amministrazione comunale di indirizzare le proprie azioni verso percorsi reali di ottimizzazione delle risorse, valorizzando professionalità e razionalizzando la struttura organizzativa in un’ottica di sviluppo sostenibile e concreto.
Il Capogruppo RSU Il Segretario Provinciale Il Segretario Aziendale
Marco Leo Giovanni Cammuca Paola Caselli

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