
Una porta lasciata aperta, tre computer spariti, migliaia di pratiche per le concessioni edilizie e i condoni dell'assessorato Edilizia privata del Comune perse per sempre insieme con l'archivio storico. La Procura e la polizia indagano su un misterioso furto negli uffici di via Ausonia 69 e sono alla caccia di una talpa tra gli impiegati dell'assessorato.
Il raid è scattato in tre stanze dell'unità operativa dell'assessorato dove sono stati portati via gli hard-disk di tre macchine. Chi è entrato in azione è andato a colpo sicuro. Gli uffici non sono stati rovistati e dopo avere staccato i collegamenti da tre vecchi pc, i fili elettrici sono stati risistemati accanto allo schermo. Secondo una prima ricostruzione della polizia, il colpo è stato messo a segno domenica notte. Gli ultimi ad avere avuto accesso agli uffici sono stati gli impiegati della Gesip, 29 in tutto, che si sono occupati della pulizia degli uffici sabato mattina e del servizio di portierato.
Qualcuno, ad arte, ha lasciato una porta d'emergenza socchiusa vicino al garage dell'edificio, per consentire un accesso indisturbato negli uffici da parte della gang che ha rubato i computer. L'edificio non è provvisto di un sistema di videosorveglianza. Non ci sono telecamere nemmeno all'interno, una situazione più volte denunciata in passato dagli impiegati all'indomani di piccoli furti. L'ultimo episodio, inserito nella denuncia presentata dalla dirigente dell'ufficio Lucietta Accordino, è quello relativo alla sparizione, la settimana scorsa, della batteria di un'auto di servizio.
Stavolta, però, il colpo preoccupa i vertici dell'ufficio. Un giallo che per ieri mattina ha tenuto banco tra i 150 impiegati. "Ci sentiamo - hanno detto i dipendenti - angosciati e sconvolti da quanto accaduto. Chi è entrato nei nostri uffici conosce bene i luoghi e anche che in quei computer vecchi c'erano custodite le pratiche di condoni e concessioni".
La polizia non esclude che il furto sia stato voluto da chi ha interesse a non rendere pubblici alcuni documenti che riguardano le concessioni edilizie o vecchi abusi da sanare. Materiale prezioso per l'assessorato che, adesso, resta orfano anche dell'archivio in cui era custodita documentazione risalente agli anni Ottanta.
Le indagini della polizia partono proprio dall'ufficio. Gli impiegati del primo piano saranno presto convocati per essere ascoltati dagli investigatori. Poi, con molta probabilità, sarà la volta degli impiegati Gesip. Dai loro racconti i poliziotti sperano di ricostruire gli ultimi giorni all'interno dell'assessorato, ma anche di riuscire ad individuare l'impiegato infedele. Sull'inchiesta c'è uno strettissimo riserbo per la delicatezza dell'episodio. Investigatori e magistrati si sono chiusi a riccio.
Intanto, in via Ausonia la questura ha inviato ieri la polizia scientifica. Gli esperti hanno rilevato diverse impronte digitali e si augurano di poter contare su un passo falso della gang. I rilevi saranno comparati con le impronte dei pregiudicati.
Nessun commento:
Posta un commento