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mercoledì 4 novembre 2015

P.A. concorso pubblico anche per le progressioni verticali



Il Consiglio di Stato, con sentenza 4151 del 2015, ha affermato il principio, già richiamato dalla giurisprudenza dominante, secondo il quale, l’amministrazione  è chiamata a  predisporre un concorso pubblico  anche per quanto attiene i passaggi a qualifiche funzionali superiori in quanto costituisce un meccanismo imparziale di selezione tecnica e neutrale dei più capaci sulla base del criterio del merito.
Inoltre, esso rappresenta un ineludibile presidio delle esigenze di trasparenza e di efficienza dell’azione amministrativa e che di conseguenza le eccezioni a tale regole possono essere disposte solo con legge e debbono rispondere a peculiari e straordinarie esigenze di interesse pubblico, risolvendosi altrimenti la deroga in un inammissibile privilegio in favore di categorie più o meno ampie di persone.
Tale principio ribadisce le pronunce di questo Consiglio, (Cons. St., sez, V, 22 marzo 2012, n. 1625) e si trova coerente con le pronunce della Corte Costituzionale (sentenze n. 227 del 2013, n. 90 e n. 62 del 2012, n. 310 e n. 299 del 2011), che ritiene il concorso come unico mezzo valido a soddisfare le esigenze costituzionali in riferimento al principio di uguaglianza (art. 3) ed i canoni di imparzialità e di buon andamento

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