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martedì 27 ottobre 2015

Fondo PerseoSirio 31/12/2015 scade la possibilità di ottenere il contributo aggiuntivo a carico dello Stato

Il 31 dicembre 2015 è una data preziosa per i lavoratori assunti prima del 2001, perché scade la possibilità di ottenere il contributo aggiuntivo a carico dello Stato (eccetto i lavoratori in regime di Indennità di Anzianità), un diritto di cui si può godere per tutta la vita. Ma ciascun lavoratore deve prima di tutto considerare un punto fondamentale: il percorso lavorativo ci accompagna anche attraverso ogni piccolo risparmio, aiutandoci a costruire la nostra pensione. Per questo, cominciare ora a pensare alla scelta più conveniente, è importante per iniziare subito un proprio cammino di previdenza.

Assicurati un diritto in più!

Articolo pubblicato 27 ottobre 2015

Per te che eri già in servizio al 31/12/2000, a normativa vigente, non sarà più possibile fruire del contributo aggiuntivo a carico dello Stato dell’1,50% della retribuzione utile al TFS (1,20% su base TFR), se non ti affretti ad aderire a Fondo Perseo Sirio entro il 31 dicembre 2015.
Infatti, è previsto che, a fronte di una contribuzione propria dell’1%, si ha diritto ad una contribuzione del datore dell’1% e un ulteriore contributo a carico dello Stato dell’1,20%, il tutto calcolato sulla retribuzione utile al TFR, mese dopo mese, per sempre.
Ti basta aderire al Fondo, e trasformare il TFS in godimento in TFR.
In più, il contributo a carico del lavoratore è totalmente deducibile dal proprio reddito, con conseguente risparmio dell’imposta IRPEF.
Facciamo due conti:
  1. per ogni euro versato alla previdenza complementare, puoi immediatamente usufruire della deducibilità fiscale (ad esempio, se la tua aliquota marginale IRPEF è del 27%, un euro di versamento al Fondo Perseo Sirio determina una trattenuta netta sullo stipendio di soli 73 centesimi, a fronte di un accredito sul tuo conto individuale pari ad un euro);
  2. per ogni euro versato da te al Fondo Perseo Sirio, il datore di lavoro verserà al Fondo, come previsto dagli accordi contrattuali, un altro euro e un altro euro e venti centesimi saranno accreditati sul tuo conto a carico dello Stato.
Quindi, a fronte di una trattenuta netta di 73 centesimi, il tuo conto individuale vedrà affluire un versamento complessivo di tre euro e venti centesimi. Quale altra forma di risparmio potrebbe assicurarti una simile opportunità?
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E’ importante, inoltre, tenere conto che il TFR è, nella generalità dei casi, più favorevole del TFS e viene rivalutato annualmente sulla base di un tasso stabilito dalla legge, anche se la tua retribuzione non varia. Nel periodo tra il 2005 e il 2014 la rivalutazione media è stata pari al 2,5% annuo; nello stesso periodo, per gli aderenti ai fondi pensione negoziali come il Fondo Perseo Sirio, la rivalutazione media annua del TFR è risultata invece pari al 3,9%.
Conviene?
L’abbiamo chiesto a Francesca.
 
 
“Pensandoci e ripensandoci, iscriversi al Fondo Pensione di categoria Perseo Sirio è conveniente perché posso avere il contributo del mio datore di lavoro (1%) e, per me che sono in servizio dapprima del 2001, anche un ulteriore contributo dello stato (1,5% calcolato sulla base TFS), per tutto il periodo di lavoro.
Insomma, metto 1 euro (totalmente deducibile dal mio reddito) e mi ritrovo, sul mio personale conto presso il Fondo, 2,20 euro in più, per un totale di 3,20 euro. Devo ammettere che nessuna banca mi può dare tanto!
E il mio TFS? Non ho ancora capito se convenga veramente trasformarlo in TFR. Così ho preso mia sorella gemella Maria, che è stata una delle prime ad optare per il TFR e aderire al Fondo, e l’ho confrontata con me che non ho ancora aderito a Perseo Sirio.
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Ho capito! In soli due anni mia sorella Maria ha guadagnato più di 3.300 euro che io, invece, ho irrimediabilmente perso.
Mi sono sempre preoccupata di poter perdere i miei risparmi, da non accorgermi che esiste una soluzione più conveniente. Ora mi sbrigo e mi iscrivo, perché dopo il 31 dicembre non potrò più optare per il TFR e godere del contributo aggiuntivo.”

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