“La fotografia di una situazione drammatica per il Sud del Paese che risulta essere la vittima principale della crisi: tutti i dati dal disinvestimento, sia pubblico che privato, la desertificazione delle attività produttive, la caduta dei consumi, l'aumento esponenziale della disoccupazione che colpisce in modo particolare giovani e donne, i dati del calo demografico e della nuova emigrazione, il numero di giovani ‘Neet’ ci danno il senso dell'urgenza di un intervento che inverta la tendenza. Non si può pensare, infatti, di uscire dalla crisi se non si affronta in termini strutturali la situazione del Mezzogiorno”. Così il segretario nazionale della Cgil, Gianna Fracassi, commenta il Rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno 2014.“Le risorse dei fondi europei - aggiunge la dirigente sindacale - costituiscono un’occasione importantissima, ma è necessario mettere in campo tutte le opportune strategie affinché siano utilizzati in modo efficace e rapido, nel rispetto dei ruoli istituzionali e senza indebolire finanziariamente la programmazione regionale”.
“Da soli, però, - conclude Fracassi - i fondi non possono bastare: occorre un progetto complessivo che da un lato faccia recuperare efficacia e forza alla spesa ordinaria per investimenti e dall'altro attrezzi un grande piano industriale che faccia del mezzogiorno un punto di forza dell'apparato produttivo italiano. Tutto ciò pone in capo al governo la responsabilità di definire azioni e interventi urgenti per riuscire a dare risposte alla drammaticità della situazione”.
Nessun commento:
Posta un commento