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mercoledì 7 agosto 2013

Schizofrenia al Comune





E' evidente che la schizofrenia dell'operato degli Amministratori della Città di Palermo
sarà foriera di scelte, come è avvenuto nel recente passato, in forte contraddizione tra loro. Si guarda giustamente agli sfasci prodotti dal governicchio Berlusconi e dai suoi ministri, nani e ballerine, Gelmini in primis, Renatino in secundis e il commercialista in terzior, ma ci si comporta esattamente come loro quando si licenzia un dipendente a contratto (ex art.23 per la precisione) quinquiennale, senza applicare le normative previste anzi richiamando a supporto le normative poste in essere proprio da Silvietto e da Monti dopo (decreto salva Italia), norme ammazza precari. Lavoratore licenziato perchè il rinnovo del contratto avrebbe sforato il patto di stabilità! Non vogliamo la lotta fra poveri ma, coerenza con le scelte e le dichiarazioni fatte, si riassuma il lavoratore


COMUNICATO STAMPA Message: 4


Date: Mon, 5 Aug 2013 16:25:43 +0200

From: Comune Palermo - Informazione Istituzionale

ufficiostampa@comune.palermo.it

Circolare Gelmini. Comune in Giudizio al TAR Ass.alla Scuola BarbaraEvola "Hanno


penalizzato qualità del sistema scolastico pubblico"

Il Comune di Palermo, come già altre importanti Amministrazioni, fra

cui la Provincia di Roma e i Comuni di Napoli, Fiesole e Imola, si è

costituito in giudizio ad adiuvandum presso il TAR del Lazio a

sostegno del "Coordinamento nazionale per la scuola della

Costituzione?, e di un gruppo di cittadini, docenti e di associazioni

che hanno promosso un ricorso contro la circolare Gelmini del 14 marzo

2011 e il conseguente decreto interministeriale che ha tagliato

indiscriminatamente gli organici della scuola pubblica lasciando per

strada circa 150.000 precari tra docenti, bidelli e personale A.T.A.



?Quella dolorosa operazione ? ha detto l?Assessore alla Scuola Barbara

Evola - che ha penalizzato fortemente il sistema scolastico delle

regioni del sud e della Sicilia in particolare, è stata fatta dall?ex

ministra senza richiedere il parere obbligatorio della Conferenza

Unificata Stato-Città-Regioni e cioè della rappresentanza degli Enti

Locali.

Il ricorso, dunque, fa leva sull'illegittimità di un provvedimento

che, nell?ottica miope di un risparmio per lo Stato, ha inferto un

duro colpo ad un settore centrale e da troppo tempo maltratto in

Italia come quello dell?Istruzione.

Oggi con la Costituzione in Giudizio l?Amministrazione Comunale di

Palermo ha voluto dare un segnale politico chiaro, cui speriamo si

unisca anche la Regione Siciliana ed in particolare l'Assessore

Scilabra.

La costituzione in Giudizio del Governo regionale, in rappresentanza

della Regione maggiormente penalizzata da quel provvedimento, sarebbe

un grande segnale di unità fra le Istituzioni chiamate a difendere gli

interessi della scuola pubblica, dei suoi lavoratori e degli

studenti."

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