sarà foriera di scelte, come è avvenuto nel recente passato, in forte contraddizione tra loro. Si guarda giustamente agli sfasci prodotti dal governicchio Berlusconi e dai suoi ministri, nani e ballerine, Gelmini in primis, Renatino in secundis e il commercialista in terzior, ma ci si comporta esattamente come loro quando si licenzia un dipendente a contratto (ex art.23 per la precisione) quinquiennale, senza applicare le normative previste anzi richiamando a supporto le normative poste in essere proprio da Silvietto e da Monti dopo (decreto salva Italia), norme ammazza precari. Lavoratore licenziato perchè il rinnovo del contratto avrebbe sforato il patto di stabilità! Non vogliamo la lotta fra poveri ma, coerenza con le scelte e le dichiarazioni fatte, si riassuma il lavoratore
COMUNICATO STAMPA Message: 4
Date: Mon, 5 Aug 2013 16:25:43 +0200
From: Comune Palermo - Informazione Istituzionale
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Circolare Gelmini. Comune in Giudizio al TAR Ass.alla Scuola BarbaraEvola "Hanno
penalizzato qualità del sistema scolastico pubblico"
Il Comune di Palermo, come già altre importanti Amministrazioni, fra
cui la Provincia di Roma e i Comuni di Napoli, Fiesole e Imola, si è
costituito in giudizio ad adiuvandum presso il TAR del Lazio a
sostegno del "Coordinamento nazionale per la scuola della
Costituzione?, e di un gruppo di cittadini, docenti e di associazioni
che hanno promosso un ricorso contro la circolare Gelmini del 14 marzo
2011 e il conseguente decreto interministeriale che ha tagliato
indiscriminatamente gli organici della scuola pubblica lasciando per
strada circa 150.000 precari tra docenti, bidelli e personale A.T.A.
?Quella dolorosa operazione ? ha detto l?Assessore alla Scuola Barbara
Evola - che ha penalizzato fortemente il sistema scolastico delle
regioni del sud e della Sicilia in particolare, è stata fatta dall?ex
ministra senza richiedere il parere obbligatorio della Conferenza
Unificata Stato-Città-Regioni e cioè della rappresentanza degli Enti
Locali.
Il ricorso, dunque, fa leva sull'illegittimità di un provvedimento
che, nell?ottica miope di un risparmio per lo Stato, ha inferto un
duro colpo ad un settore centrale e da troppo tempo maltratto in
Italia come quello dell?Istruzione.
Oggi con la Costituzione in Giudizio l?Amministrazione Comunale di
Palermo ha voluto dare un segnale politico chiaro, cui speriamo si
unisca anche la Regione Siciliana ed in particolare l'Assessore
Scilabra.
La costituzione in Giudizio del Governo regionale, in rappresentanza
della Regione maggiormente penalizzata da quel provvedimento, sarebbe
un grande segnale di unità fra le Istituzioni chiamate a difendere gli
interessi della scuola pubblica, dei suoi lavoratori e degli
studenti."
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