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martedì 15 novembre 2011

Procedimenti disciplinari Corpo di P.M.



NULLITA’ DELLE SANZIONI DISCIPLINARI IRROGATE PER VIZI DEL PROCEDIMENTO

C’è stato uno strano modo, al Comando Polizia Municipale di Palermo, di “intendere” il “contraddittorio” nel corso di un procedimento disciplinare.

L’essere “sentiti a difesa” – il contraddittorio appunto - si è tradotto in una mera verbalizzazione delle dichiarazioni del dipendente sottoposto al procedimento disciplinare in assenza del Comandante.

Esiste invece, un solo modo, ed uno solo, di “essere” del contraddittorio nella legislazione vigente e nella conseguente interpretazione giurisprudenziale: il datore di lavoro (quindi il Comandante/Dirigente) ha l'obbligo della audizione del lavoratore sottoposto a procedimento disciplinare – SENTIRLO PERSONALMENTE -, pena l'illegittimità del procedimento di irrogazione della sanzione disciplinare:

Il contraddittorio, quindi, non è un mero adempimento di onere formale imposto dal procedimento sanzionatorio ma è ELEMENTO ESSENZIALE la cui violazione comporta la decadenza dal potere sanzionatorio e, quindi, la NULLITA’ DELLA SANZIONE IRROGATA.

Invitiamo pertanto le lavoratrici ed i lavoratori della Polizia Municipale di Palermo a chiedere – un apposito modulo è stato predisposto ed è distribuito dai dirigenti sindacali della FPCGIL al Comando di Polizia Municipale – al Comandante la revoca in autotutela della sanzione disciplinare, provvedendo, altresì ad informare la Direzione Generale per l’inclusione nelle graduatorie della Progressione Orizzontale qualora dalla sanzione illegittimamente irrogata sia scaturita l’esclusione dalle predette graduatorie e riservandosi ogni rivalsa in sede civile.

Il Capogruppo RSU Marco Leo Il Segretario Az.le P.M.Michele Chianello
Il Segretario Prov.leGiovanni Cammuca Il Segretario Aziendale Paola Caselli

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