RADIO ARTICOLO1

RADIO ARTICOLO1
WEB RADIO

giovedì 17 dicembre 2015

Madia, ipse dixit, a Videoforum Repubblica

 da:http://www.repubblica.it/politica/2015/12/17/news/videoforum_marianna_madia-129664601/?ref=HREC1-1
"È finita l'epoca della retorica sugli statali 'fannulloni'. Il motore della riforma sono i lavoratori pubblici". Lo ha ribadito la ministra della Pubblica Amministrazione Marianna Madia nel videoforum di Repubblica Tv. E ha annunciato anche che entro breve - prima di Natale o agli inizi di gennaio -  verrà approvata in Consiglio dei ministri la prima tranche di dieci decreti attuativi necessari a far partire concretamente la riforma della PA, approvata ad agosto e presentata dal premier Matteo Renzi come il 'cuore' di un nuovo rapporto tra Stato e cittadini.

Concorsi più accessibili e nuove assunzioni. "Cambieremo anche le modalità di reclutamento nella PA - ha proseguito la ministra-  che sarà mirato ai reali fabbisogni. Dobbiamo assumere personalità che servano a far arrivare un servizio concreto ed efficiente ai cittadini. Poi i decreti attuativi definiranno meglio le modalità di assunzione. Ma i concorsi sono necessari, perché è importante che le assunzioni siano trasparenti, visto che il pubblico impiego è pagato con risorse della collettività. Cambieremo, però, le modalità del concorso. Serve un accesso più garantito, perchè in passato si è assunto con sanatorie opache".

In proposito ha aggiunto: "I vincitori di concorso saranno assunti tutti, hanno un diritto garantito. Il caso degli 'idonei' è diverso. Non hanno un diritto certo e per loro le assunzioni non sono assicurate". Al momento i vincitori di concorso non assunti sono circa 4.000 mentre gli idonei sono 150.000.

Aumenti contrattuali. Alla lettrice Patrizia Izzo, che ha lamentato gli scarsi aumenti nei rinnovi contrattuali dopo otto anni di blocco dei salari, Madia ha risposto: "Nel pubblico la crisi non ha causato licenziamenti come nel privato. Trovo ingiusto che i lavoratori si vedano bloccati i propri salari, ma quante ingiustizie ha prodotto questa crisi?". Inoltre ha affermato che "ci sono stanziamenti che possono riaprire la stagione contrattuale, ma ciò accadrà se le parti si metteranno d'accordo sulla riduzione dei comparti, come dice la legge. Si riaprirà con una cifra che spero aumenti nel tempo, ma questo dipende dalla crescita dell'Italia".

No al Jobs Act per il pubblico impiego. Inoltre, la ministra ha sottolineato che i lavoratori pubblici sono esclusi dal nuovo articolo 18 ( quello che in caso di licenziamento ingiustificato prevede l'indennizzo economico al posto del reintegro sul luogo di lavoro): "Se introducessimo il principio del Jobs Act nella Pubblica Amministrazione faremmo un doppio danno alla collettività. Perchè se il licenziamento di un lavoratore statale, che viene pagato con risorse pubbliche, fosse riconosciuto viziato, si dovrebbe pagare per l'ingiusto allontanamento e oltretutto si dovrebbe fare un concorso per assumerne un altro al suo posto".

Ha ribadito, inoltre, che "nessuno perderà il proprio posto di lavoro con la riduzione delle società partecipate. Faremo in modo che non ci rimettano i lavoratori. Lo abbiamo già dimostrato con l'applicazione della legge Delrio che supera le vecchie Province".

Parte il Pin unico. Nell'ottica della digitalizzazione della PA, Madia ha ricordato anche che "a gennaio 2016 partita la sperimentazione del Pin unicoper accedere a 300 servizi digitali. Tutte le amministrazioni centrali (Inps, Inail, Agenzia delle Entrate) lo attiveranno subito, assieme ad alcune amministrazioni locali-pilota". Inoltre "stiamo implementando altri due grandi progetti, ossia l'anagrafe digitale centralizzata della popolazione residente e l'identità digitale pubblica".

Bonus professori anche per i quotidiani. A un professore, Gianni Catellacci, che ha proposto di includere anche i quotidiani nel bonus dei 500 euro per i docenti, documentandone l'acquisto con un'autocertificazione (perché le edicole non rilasciano scontrino, ma al massimo una ricevuta su richiesta), la Madia ha risposto: "Perché no, i quotidiani sono fondamentali per tutti noi per capire a che punto sta il dibattito pubblico - ha aggiunto - nelle scuole ritengo che sia fondamentale avere insegnanti al passo con il dibattito pubblico e le complessità del mondo e del nostro Paese".

Caso Boschi? No comment. Infine, alla domanda del conduttore se la posizione del governo cambierebbe nel caso in cui arrivasse al padre delministro delle Riforme Maria Elena Boschi un avviso di garanzia per la vicenda di banca Etruria, Madia ha preferito glissare: "Non rispondo perchè non ci sono elementi oggettivi. Abbiamo fatto un decreto, ci sono quattro nuove banche. Le uniche persone che abbiamo salvato sono i risparmiatori. Questo è l'unico elemento oggettivo", ha concluso.

Nessun commento: